Del governo delle pecore spagnuole e italiane e dei vantaggi che ne derivano.

In-8°; 2 cc., 227 pp., 2 prospetti e 4 tavole ripiegati fuori testo. Legatura coeva in mezza pelle, carta marmorizzata ai piatti, titolo e fregi in oro al dorso. Un forellino a p. 325 lede poche lettere, qualche trascurabile punto di fioritura. Buon esemplare. Edizione originale. Il conte Vincenzo Dandolo (1758-1819) aveva promosso in Italia per primo l'allevamento delle pecore spagnole: "Nel 1802 iniziò l'appassionante avventura delle pecore "merinos" spagnole: convinto che l'allevamento di questa pregiata razza potesse avere in Italia un grande avvenire, ne acquistò un gregge, lo incrociò con razze indigene e cercò di convincere privati allevatori e autorità pubbliche della convenienza economica dell'iniziativa […] Dopo un promettente inizio, testimoniato dai nuovi allevamenti sorti un po' dovunque e anche dal successo delle lane all'esposizione di Brera del 1805,l'iniziativa, che pure godeva dell'approvazione e dell'attivo appoggio delle autorità, si arenò e verso la fine del Regno Italico si esaurì quasi completamente." (D.B.I.).
Non mancano dei capitoli dedicati alle malattie ed alla cura del bestiame. Einaudi 1424. D.B.I. vol. 33, p. 513.