Dispacci di Corte, Ministeri e Vice-regi concernenti gli affari politici, giuridici e ecclesiastici del regno di Sardegna (1720-21).

(Soc. naz. per la Storia del Risorgimento ital.).<BR>8°gr., pp.XXVII-271-1 b., ottima mz. pelle rossa recente, con angoli, nerv. e tit. oro al dorso, conserva la br. ed. Dopo la guerra di successione spagnola (1701-14), la Spagna perdette tutti i domini in Italia, che passarono in parte all'Austria (Milano, Napoli, Sardegna e Stato dei Presidi), e in parte al ducato di Savoia (Sicilia). Nel 1717 il card. Alberoni convinse Filippo V a tentare la riconquista della Sicilia e della Sardegna, ma il tentativo fallì e nel 1718 furono confermati i precedenti domini, salvo lo scambio, nel 1720, tra Savoia e Austria, della Sicilia e della Sardegna. Con l'annessione della Sardegna, il ducato di Savoia divenne regno di Sardegna. Questo vol. contiene la interessantissima documentazione intercorsa tra Savoia e Sardegna,prima dell'annessione. Dalla pref.: "Tra l'imponente congerie di documenti relativi al governo sabaudo in Sardegna fino all'annessione al Piemonte, assume capitale importanza il carteggio ufficiale intervenuto tra il Governo di Torino e il Vicerè dell'isola. Esso include e sintetizza tutti gli avvenimenti ed i negozi anche di poco momento che facevano capo alla Segreteria viceregia per le molteplici vie della corrispondenza coi fuzionari dipendenti, cogli ecclesiastici della diocesi e coi particolari sardi. Le lettere, datoanchelo stile che condensa gli avvenimenti in brevi ma densi paragrafi, assumono,. la forma gornaliera o didiario. Non è chi non veda il loro fondamentale valore."(p.V). Il vol. contiene 133 documenti, dal 20 mag.1720 al 31 dic.1721.