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Libros antiguos y modernos

Aa. Vv. (Lonzi, Carla)

È già politica

Scritti di rivolta femminile (stampa: Politstampa),, 1977

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Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1977
Lugar de impresión
Torino,
Autor
Aa. Vv. (Lonzi, Carla)
Páginas
pp. 127 [1].
Serial
collana «Scritti di Rivolta femminile», 8,
Editores
Scritti di rivolta femminile (stampa: Politstampa),
Formato
in 16°,
Edición
Prima edizione.
Materia
Narrativa Italiana del '900
Descripción
brossura verde, sovracoperta bianca con titoli verdi,
Primera edición

Descripción

LIBRO Prima edizione. Tracce di abrasione al dorso, per il resto ottimo esemplare completo della sovracoperta. Molto raro. La storia della nascita del collettivo Rivolta femminile nella primavera del 1970 e della casa editrice omonima nell’estate dello stesso anno è prima di tutto la storia di un incontro tra tre figure fondamentali del panorama culturale e civile italiano, ovvero Carla Lonzi – già critica d’arte e autrice, nel 1969, del volume «Autoritratto» composta da dialoghi con quattordici grandi figure della scena artistica, tra cui il compagno Pietro Consagra, Mimmo Rotella, Giulio Paolini e Jannis Kounellis; la pittrice Carla Accardi – presente nel libro di Lonzi e co-fondatrice, nel 1947, del gruppo formalista-marxista Forma 1 (insieme allo stesso Consagra); e la giornalista italo-eritrea Elvira Banotti – protagonista in quegli anni di un duro attacco a Indro Montanelli per la ben nota vicenda del “matrimonio coloniale” con una dodicenne abissina. Voce radicale all’interno del femminismo italiano, Rivolta femminile si presentò ufficialmente nel luglio del 1970 con l’affissione, sui muri di Roma, del «Manifesto» che invitava alla rivolta per la sovversione dei rapporti di potere tra uomini e donne, chiudendo con il proclama separatista «Comunichiamo solo con donne». E di tale esperienza teorica e ancor di più pratica di faticosa lotta per l’affrancamento e l’affermazione delle donne ne sono testimonianza i saggi pubblicati dalla casa editrice – la prima esclusivamente femminista in Italia - «Scritti di Rivolta femminile». Di piccolo formato e contraddistinti da un’iconica brossura verde – poi accompagnata da una sovracoperta bianca che riprendeva la copertina del volume al piatto anteriore -, i “libretti verdi” vennero inaugurati nella stessa estate del 1970 dal testo di Carla Lonzi «Sputiamo su Hegel», divenuto un classico della ridefinizione della lotta all’oppressione dal punto di vista femminile, seguito nel 1971 da «La donna clitoridea e la donna vaginale» (ripubblicati insieme nel 1974). Ancora attiva negli anni Duemila, i titoli di maggior impatto – soprattutto rispetto al clima politico-culturale generale – videro tuttavia la luce negli anni Settanta e nei primi Ottanta quando uscirono a stretto giro per la collana Libretti Verdi e per la successiva Prototipi: «Superiore e inferiore. Conversazioni fra le ragazzine delle Scuole Medie» di Carla Accardi; «Una ragazza timida» di Tuuli Tarina; «Autocoscienza» di Alice Martinelli; «La strada più lunga» di Maria Grazia Chinese; gli scritti collettivi «È già politica» e «La presenza dell’uomo nel femminismo»; «Taci, anzi parla» di Lonzi, autrice anche nel 1980 di «Vai pure», trascrizione di un serrato e sofferto dialogo con Pietro Consagra in cui il confronto tra femminile e maschile si intreccia con la loro relazione privata.
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