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Libros antiguos y modernos

Anno Vii-Viii E. F.

Esposizione di Storia delle Scienze, Padiglione Ministero Comunicazioni, riproduzioni Teleautografiche a distanza eseguite col Pantelegrafo CASELLI ivi esposto in regolare funzionamento. A cura Istututo Sperimentale Sezione Poste Telegrafi. Firenze, Maggio - Novembre 1929.

(Prima Esposizione Naz/le di Storia della Scienza)., 1929

600,00 €

Daris Libreria

(Lucca, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1929
Lugar de impresión
Firenze.
Autor
Anno Vii-Viii E. F.
Editores
(Prima Esposizione Naz/le di Storia della Scienza).
Materia
Scienze - Sperimentazioni - Fascismo

Descripción

Raro album di cm. 34 x 24, legatura in mezza pelle con punte, formato da 20 fogli in cartoncino color oliva, ad ogni cartoncino sul recto è applicata una figura di cm. 9 x 13,5 eseguita ad inchiostro azzurro (tranne il ritratto di Mussolini, in marrone) e trasmessa con la descritta Macchina Caselli. Le immagini presentano le imperfezioni date dalla difficoltà dell'uso e della sperimentazione di tale apparecchio e rappresentano: (1) Gli scudi, Savoia, Fascio, Giglio Fiorentino. (2) Titolo e presentazione della raccolta. (3) Ritratto di Vittorio Emanuele III. (4) Ritratto del Duce. (5) Ritratto di Costanzo Ciano. (6) Ritrato Prof. Pession. (7) Ritratto di Ginori Conti. (8) Conte della Gherardesca, Podestà. (9) Prof. Carbas. (10) H. Facci. (11) Anonimo (12) G. Caselli. (13) (Alessandro Volta). (14) (Senza Nome). (15) Michelangelo. (16) Dante Alighieri. (17) Leonardo. (18) Testa del David di Michelangelo. (19) Putto. (20) Marzocco, con titoli finali. Il pantelegrafo era un dispositivo di telecomunicazione in grado di trasmettere immagini statiche in modo simile all'odierno telefax. Fu sviluppato a partire dal 1855 dall'abate Giovanni Caselli, che lo sottopose all'attenzione di Napoleone III. Fu utilizzato sulle linee telegrafiche Parigi-Lione-Marsiglia dal 1860 al 1870. Già nello stesso anno 1860 fu usato anche dal compositore Gioachino Rossini per trasmettere da Parigi una pagina di un suo spartito. S'interessarono al sistema l'Inghilterra (linea Londra-Liverpool) e la Russia (tra le residenze imperiali di Mosca e San Pietroburgo). Caselli basò il suo lavoro su precedenti esperimenti condotti dallo scozzese Alexander Bain e dal fisico inglese Frederick Backwell nel tentativo di realizzare un sistema di telegrafia elettrica. Il sistema era in grado di riprodurre a distanza qualunque segno (caratteri, linee, immagini al tratto) effettuando una scansione per linee successive come avviene attualmente nella televisione, ma a bassa velocità. Per questo motivo era chiamato anche telegrafo universale. In Italia sono presenti tre esemplari di pantelegrafo: uno a Napoli, nell'Istituto Tecnico Statale Giambattista Della Porta, uno a Roma, nel Museo storico della comunicazione del Ministero dello sviluppo economico; e uno a Padova, nel Museo della Fisica 'Giovanni Poleni'.
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