FATTI ATTENENTI ALL' INQUISIZIONE E SUA ISTORIA GENERALE E PARTICOLARE DI TOSCANA

Esemplare poco comune e stampato senza indicazione d'autore per motivi di cautela, della più antica ricostruzione storica dell'Inquisizione redatta in Italia. In passato il testo era stato assegnato all'abate e prolifico scrittore Modesto Rastrelli (Firenze, 1752–1814), ma gli studi più recenti ne hanno riconosciuto la paternità a Francesco Becattini (Firenze, 1743–1813), instancabile autore di formazione illuministica. L'opera, animata da una dura e appassionata critica delle pratiche inquisitoriali — che ne determinò l'inserimento nell'Indice dei libri proibiti nel 1817 — ripercorre la nascita dell'Inquisizione e la sua espansione in Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Malta e altri territori; descrive gli autodafé e gli strumenti di tortura, per poi soffermarsi in modo più analitico sull'attività del tribunale inquisitoriale a Firenze e in Toscana. Ampio spazio è dedicato ai procedimenti contro Paleario e Galileo, i Socini e Carnesecchi, le presunte streghe di Siena e Pandolfo Ricasoli. Di particolare rilievo risulta inoltre la relazione conclusiva, intitolata Della carcerazione del dottor Tommaso Crudeli di Poppi e della procedura intentata contro di lui dal Tribunale del Sant'Uffizio di Firenze nell'anno 1739. 2 tavv. incise ripiegate f. t. (una raffigurante le torture inquisitoriali, l'altra le vestiture dei condannati). in dodicesimo leg. mezza pelle, piatti marmorizzati, tagli spruzzati, titolo in oro al dorso pp. (2), 259, (1) Buono (Good) Buon es., fioriture sparse.