Libros antiguos y modernos
GALLERIA DI MINERVA
Galleria di Minerva riaperta a benefizio della Repubblica delle Lettere dal zelo di Almorò Albrizzi librajo e stampatore di Venezia, Lipsia, e Charlesbourg, e compastore della sceltissima Accademia dell'Onore letterario di Forlì. Nella quale si contiene quanto di più scelto vien scritto da' Letterati per lo più viventi in ogni materia sagra e profana, con molte rare e curiose notizie, insegnamenti segreti di varie materie e figure in rame. Anno primo.
Nella Stamp. Hermol-Albrizziana, 1724
180,00 €
Govi Libreria Antiquaria
(Modena, Italia)
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Detalles
Descripción
Rara edizione originale del primo numero di questa rivista scientifico-letteraria intitolata "Galleria di Minerva riaperta", che seguì la più celebre "Galleria di Minerva", pubblicata in sette volumi tra il 1696 e il 1717 da Girolamo Albrizzi. Una seconda annata apparve l'anno seguente, nel 1725 (cf. M. Infelise, Editoria veneziana nel ‘700, Milano, 1989, p. 41; M. Berengo, Giornali veneziani del Settecento, Milano, 1962, p. XV).
La "Galleria di Minerva" raccoglie gli atti della “Società Albrizziana”, fondata da Almorò Albrizzi, figlio di Girolamo, nel 1724. La prima sezione è dedicata alla storia naturale. La seconda sezione, di 12 pp., contiene una lettera, inviata da Giuseppe Lanzoni a Antonio Astori, sul caviale e sulla bottarga, che secondo l'autore erano già in uso presso gli antichi. Le sezioni successive sono dedicate alle monete antiche, alla letteratura e alla poesia.
Almorò (Ermolao) Albrizzi nacque a Venezia nel 1695 da una famiglia di tipografi ed editori. Viaggiò a lungo prima di occuparsi dell'attività del padre. L'“Accademia” o “Società Albrizziana” fu per diversi anni un importante punto di riferimento culturale a Venezia (nel 1744 l'Accademia fu trasferita a Roma, dove rimase attiva fino al 1749) (cf. M. Maylender, Storia delle Accademie d'Italia, Bologna, 1926, I, pp. 111-125). Albrizzi riuscì a combinare brillantemente capacità letterarie, erudizione e capacità imprenditoriali. Numerose furono le sue pubblicazioni, tra le quali numerosi periodici (cf. G. Cinelli-Calvoli, Biblioteca volante, Venezia, 1734, I, pp. 22-25). Morì a Forlì nel 1764 (cf. I. Parenzo, Almorò Albrizzi e la Società letteraria universale Albrizziana, in: “Rivista letteraria”, VII, Udine, 1935, no. 5, pp. 20-28).
Catalogo delle pubblicazioni periodiche esistenti in varie biblioteche di Roma e Firenze…, Roma, 1955, p. 181.