Detalles
Lugar de impresión
Firenze,
Editores
Successori B. Seeber Librai-Editori,
Edición
Edizione originale.
Materia
Narrativa Italiana del '900Futurismo
Descripción
LIBROEdizione originale.CON AUTOGRAFO.Straordinario esemplare: la copia di Raffaele Piccoli (Napoli 1886 - Davos 1932), intellettuale crociano, poeta simbolista e traduttore dall’inglese, fu Serena Professor of Italian all’università di Cambridge, dove strinse amicizia con i colleghi Piero Sraffa e Ludwigi Wittgenstein (L. Morra, Piero Sraffa and Raffaello Piccoli: Two Italian Scholars in Cambridge 1929-1932, Centro Sraffa Working Papers n. 44, august 2020, online); nel 1909 Piccoli collaborava al «Leonardo» e alla «Voce», da cui la conoscenza con Soffici che gli invia l’«Ignoto Toscano» accompagnato dalla dedica autografa strettamente coeva «A Raffaello Piccoli cordialmente Ardengo Soffici — Firenze 12 luglio 1909» (ringraziamo Domenico Cammarota per le informazioni). In più che buone condizioni di conservazione, quasi ottime, con la normale brunitura più accentuata ai piatti della copertina, l’anteriore fiorito e con distacco fermato alla cerniera anteriore.Rarissimo esordio in prosa di Ardengo Soffici pubblicato nel 1909 dai “Successori di B. Seeber, librai-editori in Firenze”, per i cui tipi sarebbe apparso nello stesso 1909 «Il caso Medardo Rosso». Stampato a spese dell’autore (cfr. Gambetti-Vezzosi, p. 873), parte dell’invenduto venne successivamente riemesso con il timbro “Libreria della Voce” al piatto anteriore. Composto a partire dal 1907 – anno del ritorno del pittore, poeta e scrittore in Toscana (tra Firenze e Poggio a Caiano) dopo il quadriennio parigino e dell’inizio della collaborazione con «La Voce» di Prezzolini e Papini – con i titoli provvisori «Tragedia» e poi «Figure Allegre sul Fondo Nero», il libretto vide infine la luce con il nome di «Ignoto Toscano». Aperto dalla dedicatoria di ispirazione foscoliana e leopardiana — «Alle anime di Didimo Chierico, Filippo Ottonieri e Diogene Tevfelsdröckh con riverenza di discepolo e amore di fratello» — il racconto si presenta come una lunga lettera inviata al fittizio professore-editore “Prof S.C.”, presentato in copertina come curatore delle note, per raccontare la breve vita di un giovane artista toscano, incontrato dall’autore poco tempo prima a Parigi. Attraverso tale artificio letterario sono le posizioni filosofico-estetiche della prima fase sofficiana a emergere, quelle moderniste e parzialmente nietzschiane, con la figura dell’artista intesa come genio capace di cogliere le verità profonde della natura per rivelarle attraverso le sue opere. -- Riedito nel 1947 all’interno della collezione Garzanti «Opera prima» in tiratura limitata a 200 esemplari, una ristampa anastatica di «Ignoto Toscano» (250 copie fuori commercio) è comparsa nel 2010 grazie all’Associazione culturale Ardengo Soffici di Poggio a Caiano.