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Libros antiguos y modernos

Scuderi, Attilio

Il libertino in fuga. Machiavelli e la genealogia di un modello culturale

Donzelli, 2018

10,50 €

Il Salvalibro

(Foligno, Italia)

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Detalles

Año de publicación
2018
ISBN
9788868438678
Lugar de impresión
Roma
Autor
Scuderi, Attilio
Páginas
190
Editores
Donzelli
Formato
17 cm
Materia
Descripción
paperback
Conservación
Nuevo
Idiomas
Italiano
Encuadernación
Tapa blanda
Condiciones
Nuevo

Descripción

Collana: Saggine, 315.  Brossura editoriale con alette, pagine VI-186. Nuovo, ancora sigillato. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine. «Da Machiavelli a Shakespeare, da Montaigne a Molière, il modello culturale del libertino ha avuto e ha un ruolo centrale nell'immaginario dell'individuo moderno. Esso è pervicacemente presente, talora anche sottotraccia, nella coscienza culturale del nostro tempo. Il libertino è sempre, quasi per definizione, “in fuga”, tanto dalla condanna delle morali dominanti quanto dai bisogni classificatori di chi vorrebbe trarne una categoria univoca e rassicurante». «Dopo l'età antica, nell'età medievale e poi moderna – scrive il poeta Valéry – cominciarono a chiamarsi libertini coloro i quali pretendevano di avere liberato i propri pensieri. Presto quel bel titolo venne riservato a chi non conosceva catene nell'ordine dei costumi. Più tardi ancora, i libertini furono coloro i quali resero la libertà un ideale, un mito, un fermento culturale». Muovendosi sulle tracce di questa figura multiforme, sfuggente e affascinante, Attilio Scuderi ricostruisce il modello culturale del libertino, riscoprendone il ruolo centrale nell'immaginario del soggetto moderno. Le origini di questo modello vengono riportate al pensiero e al personaggio di Machiavelli, la cui esperienza intellettuale è segnata dagli sforzi e dai drammi del bisogno insopprimibile di avere la mente libera. Proprio questo bisogno, nella sua inquietante modernità, lo condusse all'analisi del sistema politico e sociale del suo tempo, lo predispose alla comprensione dei fenomeni individuali e collettivi di relazione con il potere e lo spinse a un lavoro di vera e propria «fabbricazione» di una nuova soggettività scissa, prospettica e reattiva alle dinamiche del dominio, rendendolo da subito un punto di riferimento centrale, tanto conflittuale quanto nevralgico, del dibattito culturale rinascimentale. Nasce proprio da questa dimensione controversa e conflittuale il «mito» di Machiavelli come libertino e «padre» dei libertini, iniziatore di una genealogia mutevole di intellettuali e artisti, ma anche semplici uomini e donne, uniti dalla difesa del nucleo profondo delle proprie libertà individuali e dal bisogno di immaginare e costruire una società che le tuteli e promuova.
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