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Libros antiguos y modernos

Marpillero Gina

Int e pinsirs a slàs

La Nuova Base - Udine, 1984

16,00 €

Libri et Alia Libreria

(Udine, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1984
Autor
Marpillero Gina
Editores
La Nuova Base - Udine
Formato
21x14cm
Materia
Locale FVG

Descripción

PRIMA EDIZIONE del primo libro di poesie della Marpillero in friulano con prefazione di Zigaina.  Nata ad Arta Terme (Udine) il 18 febbraio 1912, dai vent’anni visse a Udine, dove sposò il notaio Giacomo Zaina e lavorò come segretaria presso la Società filologica friulana ai tempi di Ugo Pellis, Ercole Carletti e Pier Silverio Leicht. Sessantottenne (suo unico precedente letterario Vee di fieste, breve prosa nella parlata di Arta, apparsa nel 1930 su «Ce fastu?») esordì come scrittrice con Essere di paese (Milano, 1980; Pordenone, 1999), un libro di memorie d’infanzia in cui l’autobiografia si amplia ad affresco sociale; per esso nel 1981 ricevette il premio Nonino Risit d’Aur. Nello stesso anno pubblicò alcune liriche in friulano su «Sot la nape» (Poesies ponetes), «La Panarie» e sul numero unico della Società filologica friulana Darte (Tornâ a Darte). Dopo la buona accoglienza da parte della critica (Giorgio De Rienzo, Giuseppe Bernardi, Marialivia Serini, Domenico Porzio, Claudio Marabini, Giulio Nascimbeni, Gabriella Monticelli, Angelo Scandurra) e il notevole successo di pubblico (fu per molti mesi tra i libri più venduti), a Essere di paese fecero seguito Int e pinsîrs a slàs (poesie, 1984), Storie di cortile e di corriera (racconti, 1989), Aghe ch’a côr (poesie, 1994), Mê mari a diseve (raccolta di proverbi, modi di dire, filastrocche e racconti popolari, 1997), Storie di donne friulane (racconti, 1998, poi col titolo Donne friulane), Novecento friulano (romanzo epistolare, 1999), Avere vent’anni oppure ottanta (poesie, 2000), Le voci dei fiori (bozzetti naturalistici, 2001), Dai bauli della memoria (frammenti autobiografici, 2002). Nelle opere in prosa, l’esercizio della scrittura passò dalla naïveté di Essere di paese a una più saputa consapevolezza, e l’evocazione memoriale andò organizzandosi per temi e dilatandosi dall’autobiografismo al quadro d’epoca. In genere, l’idealizzazione del passato si sottrae alla facile retorica grazie al contemperarsi di verve e humour giovanili con un’altrettanto spontanea attitudine sapienziale (secondo nome di M. era Minerva). Meno convincenti le prove poetiche che peraltro, scritte in “marilenghe”, permettono di meglio individuare nell’italiano dei suoi testi, apparentemente ruvido, sgrammaticato, la trasposizione di forme lessicali e sintattiche proprie del friulano. Fuori commercio, nel 1998 diede alle stampe il breve poemetto L’inventario del mio giardino. Nel 1996 ricevette il premio speciale del comune di Latisana, sezione del premio Latisana per il Nord-Est, nel 1999 il premio Ventaglio d’argento assegnatole dal Centro culturale “Il ventaglio delle muse”, nel 2005 il premio Altino. Morì a Palmanova il 9 settembre  In brossura. Pp. 126. Ottime condizioni.
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