Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Libros antiguos y modernos

Mario Ferrando

Io torno di notte. Lettere tra l'Italia e il Perù dal 1914 al 1947

La Vita Felice, 2020

17,10 € 18,00 €

La Vita Felice - BookTime

(Milano, Italia)

Habla con el librero

Formas de Pago

Detalles

Año de publicación
2020
ISBN
9788893464710
Páginas
232
Serial
Varia
Editores
La Vita Felice
Formato
215×149×22
Curador
Mario Ferrando
Materia
Biografie: generale, Diari, lettere e taccuini, Italia, Perù, Prima metà del XX secolo, 1900–1950
Conservación
Nuevo
Idiomas
Italiano
Condiciones
Nuevo

Descripción

"Io torno di notte - frammenti di un diario e raccolta di lettere tra l'Italia e il Perù dal 1914 al 1947 curata da Mario Ferrando - è una miniera di informazioni che fanno luce sulle vicende di un gruppo famigliare incentrato sulla figura di Giovan Battista Viani (detto "Giobatta" o "Baciccin": e lo citerò da qui in poi con quest'ultimo ipocoristico, bello e affettuoso), classe 1881, nato a Villa Viani frazione del Comune di Pontedassio in provincia di Imperia, ultimogenito di quattro figli maschi di una famiglia benestante. Baciccin fu in Perù in due momenti diversi: una prima volta tra il 1915 e il 1920 e poi, una seconda volta, tra il 1927 e il 1947. E il suo diario e le sue lettere raccontano moltissime cose: dal viaggio per l'Atlantico tra gente varia (ballerine spagnoleggianti, chanteuses francesizzanti, coppie distinte ma anche qualche signora "disinvolta" e perfino un prete "disinvolto".) all'impatto con l'ambiente sudamericano, dalle condizioni di vita di emigranti nell'America Latina nei primi decenni del secolo scorso ai riflessi che grandi fatti della storia mondiale ebbero sia sulla vita della famiglia di Baciccin che, più ampiamente, sul quadro sociale italiano e internazionale: due guerre mondiali terribili, la '15-18 e la '39-45; l'eco dei regimi dittatoriali dell'Europa di quei decenni; ma anche l'eco della colonizzazione italiana nel Corno d'Africa e, più generalmente, riferimenti ai problemi economico-sociali di un mondo sconvolto da grandi mutamenti". (Emanuele Banfi)