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Libros antiguos y modernos

Lombardi Giancarlo

L'estetica dantesca del Dualismo

Giuliano Ladolfi Editore (27 settembre 2022),

30,00 €

Pali s.r.l. Libreria

(Roma, Italia)

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Detalles

Autor
Lombardi Giancarlo
Editores
Giuliano Ladolfi Editore (27 settembre 2022)
Materia
Dante
Descripción
S
Sobrecubierta
No
Conservación
Nuevo
Encuadernación
Tapa blanda
Copia autógrafa
No
Primera edición
No

Descripción

8vo, br. ed. 618pp. Questo saggio si propone un fine ambizioso: gettare una chiara luce dopo sette secoli su frasi, allegorie e personaggi della Divina Commedia, avvolti nell'oscura ambiguit‡ dalle studiate parole di Dante Alighieri. Quest'opera deriva da un'attenta e documentata ricerca, che ha coinvolto la linguistica fonologica, la storia, l'economia storica, la teologia, la matematica, la filosofia e la storia dell'arte medievale. In tal modo sono state trovate con elevata probabilit‡, potendo la certezza essere giudicata presunzione, fonti finora non comprese appieno o addirittura non note. Queste hanno permesso al Poeta di costruire l'ordito di base del Poema, quando era a Firenze, per poi intesserlo con pazienza e dedizione negli anni difficili dell'esilio, decorandolo con personaggi incontrati ed eventi vissuti, sia nella nostalgia di Firenze, sia nell'attualit‡ giornaliera. Questo ordito viene qui rivelato e sfrutta, con modi in uso tuttora nella moderna informatica e con una sistematicit‡ finora incompresa, il sistema di numerazione posizionale odierno, introdotto al grande pubblico mezzo secolo prima della nascita di Dante. Per comunicare il messaggio basilare di partenza, centrato sulla figura del Salvatore nel momento della Pasqua di Passione e Resurrezione, Dante sviluppa un'estetica del dualismo in contrasto con i messaggi di unit‡ teocratica delle gerarchie ecclesiastiche dei suoi tempi e in aderenza al messaggio evangelico, rinnovato nella predicazione dei nuovi ordini mendicanti. Egli tuttavia non Ë nÈ eretico nÈ settario, ma un cristiano di profonda fede, in cui si compenetra una razionalit‡ geniale, e per questo usa modalit‡ di tipo biblico nella costruzione a riferimenti incrociati del Poema. Nel suo cammino di giudizio sui suoi tempi lo guidano, nell'affidarsi alla Chiesa come a una Madre, l'ammirazione per la figura imperiale, incarnata da Federico II di Svevia e ravvivata davanti ai suoi occhi da Enrico VII di Lussemburgo, la santit‡ nel governo di un popolo di San Luigi IX di Francia, la santit‡ profetico-apocalittica di Gioacchino da Fiore e la santit‡ tutta spirituale di San Francesco d'Assisi. In questo modo si arriva nell'Inferno a comprendere a quale figura si ispirino il Veltro e il Veglio di Creta, a decifrare l'esclamazione di Pluto, a togliere la maschera a molti personaggi del mito e della storia biblica l‡ presentati, a rivelare del Purgatorio la struttura teologico-dottrinale e a dare al Paradiso il valore di premonizione della fine con il ricongiungimento agli affetti familiari e all'abbraccio paterno di Dio.
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