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Libros antiguos y modernos

De Pisis, Filippo [Luigi Filippo Tibertelli De Pisis]

La Città dalle 100 Meraviglie. Ovverosia «I misteri della città pentagona»

Casa d’Arte Bragaglia (stampa: S.P.E.R. Stabilimento Poligrafico - Edit. Romano),, 1921-1923

1900,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)
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Detalles

Año de publicación
1921-1923
Lugar de impresión
Roma,
Autor
De Pisis, Filippo [Luigi Filippo Tibertelli De Pisis]
Páginas
pp. 171 [1].
Editores
Casa d’Arte Bragaglia (stampa: S.P.E.R. Stabilimento Poligrafico, Edit. Romano),
Formato
in 8°,
Edición
Edizione originale.
Materia
Narrativa Italiana del '900
Descripción
brossura illustrata da un bel disegno di A. Zucchini raffigurante Ferrara,
Primera edición

Descripción

LIBRO Edizione originale. Ottimo esemplare nell’emissione con la copertina acquarellata a mano dall’autore. Omaggio alla natia Ferrara, città «dalle 100 meraviglie» stretta tra le antiche mura a forma pentagonale, composto da De Pisis all’inizio del suo periodo romano e dato alle stampe nel 1921 con i tipi della Casa d’Arte Bragaglia. Strade e luoghi simbolo della capitale estense raccontati attraverso brevi prose, aforismi, ricordi fulminei in una narrazione in cui la quotidianità è liricamente superata dal giovane De Pisis. Sono infatti la passata gloria rinascimentale e il carattere squisitamente “metafisico” di Ferrara - rivelata e insieme creata da de Chirico negli anni della prima guerra mondiale lì trascorsi - ad attrarre e a guidare la penna dell’autore nella costruzione di un libro che è, al tempo stesso, un romanzo per frammenti della città e un’autobiografia della traboccante sensibilità del pittore, scrittore e poeta, per altro dichiarata anche dalla dedicatoria ad Arrigo (Heinrich) Heine, dall’esergo affidato alle parole di Teophile Gautier e dall’introduzione «Parole quasi patetiche all’amico lontano» rivolta ad Alberto Savinio (datata «Ferrara, Novembre 1917»). In copertina, una serigrafia dal concittadino Annibale Zucchini raffigurante il Castello Estense. Realizzata in bianco e nero, in alcuni (rari) esemplari essa si trova acquerellata a colori pare per mano dello stesso De Pisis.
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