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Libros antiguos y modernos

Cantù, Cesare

La Margherita Pusterla

a spese degli editori [G. Truffi], 1838

95,00 €

Salvalibro Snc

(Foligno, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1838
Lugar de impresión
Milano
Autor
Cantù, Cesare
Editores
a spese degli editori [G. Truffi]
Formato
15 cm
Materia
Descripción
paperback
Conservación
Mediocre
Idiomas
Italiano
Encuadernación
Tapa blanda
Condiciones
Usado

Descripción

Prima edizione originale - Opera completa di tre volumi, brossure originali con dorsi rinforzati in carta marroncina, 369 + 351 + 281 pagine. Evidenti segni d'uso e del tempo, con strappetti e lacune ai piatti dei volumi primo e terzo; la paginazione risulta ben fruibile e con poche fioriture, le legature sufficientemente salde; nel complesso esemplare più che accettabile -- Prima edizione del romanzo «pubblicato il 9 Settembre 1838» [in fine] del Cantù che descrive le vicende milanesi del XIV secolo. «Antitedesca e guelfa, l'opera ha una crudezza e un compiacimento per i temi terrificanti, che la allontanano dal modello manzoniano; ma è anche pervasa da un'attenzione per la plebe lombarda e le sue consuetudini, che costituisce una sicura origine del suo successo» [D.B.I. XVIII]. Cfr. Parenti, Prime edizioni, 119. Parenti, Rarità I, pp. 80-82 -- Basatosi sulla vicenda storica di Margherita Visconti (XIV secolo - 1341), figlia di Uberto e andata in sposa a Francesco Pusterla, l'opera del Cantù ne ricalca la disgrazia famigliare (lei verrà imprigionata e uccisa per essersi opposta alle lusinghe del signore della città, Luchino) intrecciandola con quella di personaggi "di fantasia" (secondo la metodologia del romanzo storico) che fanno da contorno alla vicenda della nobildonna milanese. Nonostante le vicinanze tematiche e ideologiche coi Promessi Sposi (l'affidamento alla religione quale strumento di consolazione e salvezza contro i mali del mondo), Margherita Pusterla si rivela un romanzo storico «cupo» e più pessimista rispetto a quello manzoniano, sia per la mancanza del lieto fine, sia della divisione "manichea" tra buoni e cattivi.
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