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Libros antiguos y modernos

(Antonio Piazza)

La moglie senza marito ovvero memorie d'una dama italiana scritte da lei medesima. Seconda edizione migliorata e corretta

Presso Leonardo e Giammaria Fratelli Bassaglia, 1783

500,00 €

Coenobium Libreria

(Asti, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1783
Lugar de impresión
Venezia
Autor
(Antonio Piazza)
Editores
Presso Leonardo e Giammaria Fratelli Bassaglia
Materia
letteratura del settecento, simple

Descripción

In 16 (cm 12 x 18), pp. 200 (ultima pagina numerata erroneamente 100). Qualche fioritura sparsa alle pagine. Cartonatura coeva con numeri manoscritti ai piatti e leggermente allentata. Seconda edizione (edizione originale: Venezia, Fenzo, 1766) di questo romanzo anonimo scritto da Antonio Piazza (1742-1825). Nella prima edizione, il nome dell'A. era riportato in calce alla dedica iniziale non presente qui. Giambattista Marchesi, in "Studi e ricerche intorno ai nostri romanzi e romanzieri del Settecento" (1903) cita un'edizione veneziana dell'opera, sempre del 1766, stampata da Bassaglia, ma curata dall'abate Pietro Chiari. Si tratta pero' di un'edizione non rintracciata da studiosi successivi. E' pur vero, pero', che esiste un'edizione in due volumi di "La moglie senza marito", ascritta a Piero Chiari, e pubblicata a Napoli nel 1771, giudicata pero' inattendibile. Molti testi vennero infatti incautamente attribuiti alla penna di Chiari come lo stesso Marchesi affermava nel suo studio. Entrambi, Chiari e Piazza, pubblicarono un gran numero di romanzi popolari di consumo nel corso del Settecento, toccando i temi piu' svariati da quelli d'amore a quelli storici o picareschi. Il libro si compone di due parti, suddivise in vari articoli, in cui la donna senza marito del titolo, protagonista di questo racconto-memoire scritto in forma autobiografica nella finzione letteraria, racconta la propria storia: Notizie dei miei genitori e mia nascita; Libertinaggio di mia madre per il quale mio padre e' costretto a chiuderla in ritiro. Perche' s'indusse e liberarla ed ebbe a pentirsene poi; Pieta' da noi trovata nel Barone Semendris. Nostro arrivo a Taranto e notizie certissime della fuggiasca mia madre; Educazione morale, che per piu' anni mi tenne felice, e come lasciai d'esser tale cominciando ad amare; Mio matrimonio e come sono abbandonata dal mio sposo prima di godere i diritti del suo titolo; Conferenze che mi fan risolvere di partir da Bitonto senz'altrui saputa; ecc.
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