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Libros antiguos y modernos

NOVELLINO - GUALTERUZZI, Carlo (a cura di). 

Le Ciento novelle Antike.

(In fine:) Impresso in Bologna nelle Case di Girolamo Benedett, 1525

10500,00 €

Pregliasco Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1525
Lugar de impresión
Bologna
Autor
NOVELLINO - GUALTERUZZI, Carlo (a cura di). 
Editores
(In fine:) Impresso in Bologna nelle Case di Girolamo Benedett
Materia
Libri Antichi
Conservación
Bueno
Encuadernación
Tapa dura
Condiciones
Usado

Descripción

>in-4, (186x130 mm), ff.( 6), 40, (1 con Errata, manca l'ultimo f. bianco), impressi in elegante carattere tondo; buona legatura del XVII secolo in pergamena, capitelli passanti, titolo su tassello granata al dorso. Rara editio princeps del Novellino, raccolta di cento novelle antiche in volgare toscano raccolte da Carlo Gualteruzzi, che firma la dedica a Gregorio (Goro) Gheri, vescovo di Fano fino al 1524, poi governatore di Bologna. Gualteruzzi era assai stimato dai suoi contemporanei e il suo giudizio in materia letteraria tenuto in gran considerazione, come testimonia il suo ricco epistolario con figure di spicco dell'ambiente culturale cinquecentesco, tra cui  Vittoria Colonna, Giovanni Della Casa e Bietro Bembo – del quale fu grande amico, procuratore ed esecutore testamentario con l'incarico di occuparsi dell'edizione dei suoi scritti. Partecipò in numerose imprese editoriali, tra cui il Galateo di Giovanni Della Casa e l'Historia vinitiana di Pietro Bembo (l'esemplare di tipografia custodito nella Biblioteca Ambrosiana reca numerose correzioni autografe del Gualteruzzi); fu sua, ad esempio, l'idea di una stampa congiunta delle Rime e degli Asolani (lettera del Bembo a Quirini, 11 nov. 1541). Il titolo "Novellino" è usato in via confidenziale proprio da Giovanni Della Casa in una lettera al Gualteruzzi del 27 luglio 1525, e l'edizione fu affidata a Gualteruzzi dal Bembo, che aveva pensato di curarla egli stesso. Le ciento novelle antike, che secondo Dionisotti rappresenta la prima edizione critica di un testo antico di prosa toscana, uscì lo stesso anno delle Prose della volgar lingua e non per caso: la lettera di dedica a Goro Gheri fu in realtà stilata dal Bembo a nome del Gualteruzzi (Cfr. Dionisotti, 1981, p. 285) e mette in luce una speciale attenzione per i fatti di lingua.  L'opera fu riedita con il titolo Libro di novelle e di bel parlar gentile nel quale si contengono cento novelle... nel 1572, inclusa la dedica a Goro Ghori (che era morto nel 1528), ma mantenendo invariate 81 delle 100 Novelle, con qualche minima correzione formale, 19 sono invece diverse e presenti solo in questa prima edizione. Curioso come si attesero quasi 50 anni per ripubblicare una raccolta di genere così popolare al tempo come le novelle in lingua volgare. Ottimo esemplare, fresco e marginoso di opera fondamentale per la letteratura volgare. Varie e notabili sono le provenienze: al contropiatto ex libris di Giovanni Bizzarro, Museo Huthiano, Serato.  Zambrini, Opere volgari a stampa, col 612-14: "Rarissimo". Sorbelli, Storia della Stampa in Bologna, p.83: "Celebre la edizione delle Ciento novelle antike, ossia l'editio princeps del Novellino del 1525". Brunet I, 1736: ''rare''. Goldschmidt Catalogue 59. STC 470. Gamba 684-685: "E' uno dei più antichi libri scritti in favella italiana quantunque gli Accademici giudicato abbiano questo rarissimo libro in qualche luogo scorretto, tuttavia vuolsi da Carlo Gualteruzzi pubblicato soll'assistenza od a persuasione almeno del Card. Bembo" . D'Ancona, Le fonti del "Novellino" (Bologna 1880 )
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