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Libros antiguos y modernos

One Di Giabriella Pantò E Giovanni Saccani, Anna Maria Bava Ed Enrica Pagella( Con La Collaborazi

Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia.

SAGEP, 2017

60,00 €

De Bei Libraio

(Preganziol, Italia)

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Detalles

Año de publicación
2017
ISBN
9788863734690
Lugar de impresión
Genova
Autor
One Di Giabriella Pantò E Giovanni Saccani
Editores
SAGEP
Curador
Anna Maria Bava Ed Enrica Pagella( Con La Collaborazi
Descripción
Neuf
Descripción
Couverture souple
Conservación
Nuevo
Idiomas
Italiano

Descripción

Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia. A cura di Anna Maria Bava & Enrica Pagella Editore: Sagep Editori (2017) ISBN 10: 8863734690 ISBN 13: 9788863734690 Nuovi Brossura Quantità: 1 Prezzo: EUR 60,00 Descrizione libro: Sagep Editori, 2017. Condizione libro: new. Torino, Musei Reali, 16 dicembre 2016 - 2 aprile 2017. A cura di Annamaria Bava e Enrica Pagella. Con la collaborazione di Gabriella Pantò e Giovanni Saccani. Genova, 2017; br., pp. 408, ill. col., tavv. col., cm 24x28. Squali di carta lunghi tre metri, oltre 800 dipinti, 14.000 volumi conservati in armadi, ognuno dei quali dedicato a un aspetto del sapere, busti romani, gioielli, armature, arazzi, carte geografiche: sono tutte le meraviglie del mondo raccolte dall'ambizioso e carismatico duca di Savoia Carlo Emanuele I nella seconda metà del Cinquecento. Oggi parte di questa straordinaria collezione rivive ai Musei Reali di Torino nella mostra Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia, presentata in Galleria Sabauda e alla Biblioteca Reale dal 16 dicembre al 2 aprile 2017. La mostra è organizzata dai Musei Reali di Torino, con il sostegno della Compagnia di San Paolo e della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino; media partner Rai TGR. Le meraviglie del mondo presenta al pubblico uno straordinario momento del collezionismo sabaudo: quando, tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, con il duca Carlo Emanuele I si forma il primo ricchissimo nucleo delle raccolte di pittura, scultura e oggetti preziosi che da subito godettero di grande fama internazionale. In mostra sono esposte 250 opere alle quali si aggiungono 80 album di acquerelli e numerosi prestiti internazionali: per la prima volta la magnifica collezione di Carlo Emanuele I viene riunita in un'unica esposizione, come forse non accadeva dai tempi del duca. Il 30 agosto 1580 moriva il duca Emanuele Filiberto e saliva al trono il figlio Carlo Emanuele I (detto Il Grande), appena diciottenne, che regnerà per ben cinquant'anni, dal 1580 al 1630. Protagonista della vita di corte, attraverso la sua straordinaria collezione di meraviglie il duca afferma l'importanza dello Stato sabaudo, mettendolo al pari delle grandi potenze dell'epoca. Ambizioso, colto, amante delle lettere, delle arti e delle scienze, il giovane duca - in continuità con le scelte del padre che nel 1563 aveva trasferito la capitale sabauda da Chambéry a Torino - si prodiga per un importante rinnovamento culturale e artistico della città. Eredita da Emanuele Filiberto la visione strategica e l'attitudine militare; dalla madre, Margherita di Valois, figlia di Francesco I re di Francia, l'attenzione per la cultura e il gusto del bello. La moglie, Caterina Michela d'Asburgo, Infanta di Spagna, contribuisce ad ampliare i suoi orizzonti portando a corte la cultura spagnola. La mostra si apre con la storia del duca, ritratto in varie opere dalla sua fanciullezza all'età adulta. Sin da piccolo immerso nell'arte (Raffaello, Mantegna, codici miniati di grande bellezza) grazie alle raccolte del padre Emanuele Filiberto, il giovane duca esprime fin da subito il suo più profondo desiderio: creare un compendio di tutte le cose straordinarie del mondo. Ed ecco che nascono così le raccolte di oggetti antichi, le preziose collezioni librarie, il compendio delle meraviglie naturali, la raccolta di armi ed armature, la straordinaria quadreria, l'arredo scultoreo moderno, i ritratti. La passione per l'arte classica è uno dei cardini della politica culturale di Carlo Emanuele I, che non risparmia energie per accaparrarsi importanti opere di antichità. Nel 1583 acquista a Roma la collezione di Girolamo Garimberti, antiquario di fiducia di Cesare Gonzaga, consulente di Alessandro Farnese, di Rodolfo Pio da Carpi e del duca di Baviera Alberto V. Arrivano così a Torino circa duecento opere: teste di marmo e statue di varie dimensioni, oltre a tavole e colonne di . Size: 280

Edizione: edition originale.
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