Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Libros antiguos y modernos

Mary Shelley, Annalisa Volpone

Le novelle del Keepsake

Robin, 2021

17,10 € 18,00 €

Robin Edizioni

(Torino, Italia)

 Envío gratuito

Habla con el librero

Formas de Pago

Detalles

Año de publicación
2021
ISBN
9788872747841
Autor
Mary Shelley
Páginas
376
Serial
Biblioteca del vascello
Editores
Robin
Formato
231×154×30
Curador
Annalisa Volpone
Materia
Narrativa classica, Racconti
Conservación
Nuevo
Idiomas
Italiano
Encuadernación
Tapa blanda
Condiciones
Nuevo

Descripción

Tra il 1828 e il 1838 Mary Shelley scrive per alcuni annuari letterari che raccoglievano poesie e racconti illustrati, di autori vari. Tra i più apprezzati, il Keepsake nel quale Shelley pubblicò quindici racconti. Offerto come strenna natalizia alle giovani donne della borghesia medio-alta, ogni volume era un oggetto di cui fare sfoggio, un dettaglio di stile. Talvolta veniva donato per celebrare un anniversario o una proposta di matrimonio. Rivolto a un pubblico femminile, fu considerato una pubblicazione minore, ma vi contribuirono autori come Southey e Wordsworth, Coleridge e Scott. Pur costretta in uno spazio “troppo esiguo”, Shelley è capace di sovvertire la vocazione mondana e la rappresentazione del femminile che si vorrebbe proporre per mettere in scena una donna nuova, diversa, che tenta di svincolarsi dalle strettoie di una visione patriarcale, a volte riuscendoci soltanto con la morte. Alle pagine del Keepsake affida i tormenti, le gioie svanite, il suo amore travolgente per il compagno di vita Percy B. Shelley. I racconti si snodano tra la campagna inglese e i paesaggi esotici della Grecia e soprattutto dell’Italia, il paese più amato. Italiani gli scenari più incantevoli; italiane le parole, quando il lessico si fa più intimo e privato. Della potenza distruttiva e creatrice messa in scena in Frankenstein qui restano le macerie, il richiamo al soprannaturale di alcuni racconti, il tentativo di sconfiggere la morte del corpo, ma soprattutto della coscienza e dei ricordi che essa custodisce: il più audace e sublime dei desideri.