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Libros antiguos y modernos

Gesuiti, Gesuiti

Lettere Edificanti e Curiose Scritte da alcuni religiosi della Compagnia di Gesù missionarj ne' paesi stranieri Tradotte dall'Original Franzese nel Volgar nostro Italiano

Marcellino Piotto e Pietro Valvasense, 1755

1800,00 €

Trippini Sergio Libreria

(Gavirate, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1755
Autor
Gesuiti
Editores
Marcellino Piotto e Pietro Valvasense
Curador
Gesuiti
Idiomas
Italiano

Descripción

In 4°, due tomi in un volume, pp. [416], [448]; legatura in piena pergamena, titolo manoscritto sbiadito al dorso, sette tavole fuori testo incise all'acquaforte ripiegate, tra le quali si segnalano "Passaggio per Terra alla California.", "Carta delle Nuove Filippine.", "Carta della Terra del Fuoco.", "Nangasachi, detto dà Chinesi Tchanki" e "Pianta di Cala-Tatze (Ginseng)".Traduzione italiana della raccolta di lettere curata dal Gesuita francese Charles le Gobien (1653-1708) procuratore per le missioni in Cina. La prima raccolta delle "Lettres edificantes." fu pubblicata a Parigi nel 1702 in un volumetto in 12°; negli anni successivi, a cura di altri curatori, l'opera venne ampliata fino a raggiungere i 26 volumi.Il presente volume contiene 10 raccolte, forse la pubblicazione avrebbe dovuto aver un seguito, ma nulla venne stampato. Le lettere dei vari padri gesuiti, suddivise nelle dieci raccolte, coprono un arco temporale che va dal 1699 fino al 1707 ed interessano l'America Settentrionale (California), Canada, Messico, America Meridionale, Cina, India, e Sud Est Asiatico. L’opera non è menzionata nel De Backer-Sommervogel, nessun esemplare conservato alla Vaticana, nessun esemplare alla Library of Congress. ICCU censisce tre copie, conformi alla nostra, conservate nelle biblioteche italiane. Molto raraDi particolare interesse storico cartografico le seguenti lettere corredate da relative carte geografiche:1) “Passaggio per terra alla California Scoperto dal Rev: Padre Eusebio Francesco Chino Gesuita dal 1698 al 1701”, nella Lettera Proemiale della Quinta Raccolta, (Tomo I, p. 239) “…il più nuovo, e più curioso di questa raccolta è ciò che appartiene alla California…i Missionari sono venuti tutto di fresco in cognizione di esser ella unita al continente dell’America; e non esser Isola, com’era stata dai Geografi creduta insino al presente.” 2) “Carta delle Nuove Filippine Scoperte sotto gli Auspizi di Filippo V Re di Spagna”, nella Lettera Proemiale della Sesta Raccolta, (Tomo I, p. 325) “…Eccovi la Carta Geografica delle nuove Filippine…Questo è uno dei più curiosi scoprimenti, che siensi fatti in questi ultimi anni. Sembra strano come essendo quest’Isole situate fra le Moluche, le Filippine, e le Mariane, Isole tutte di cui si ha notizia già da due secoli, abbiano potuto inso ad ora rimanere incognite…”.3) “Carta della Terra del Fuoco e degli Stretti di Magellano e di le Maire colle nuove Isola di Anycan, e di Beauchene”, inserita nella Lettrea del Padre Nyel, (Tomo II, p. 22) “Invece di farvi un’inutile descrizione di questo oramai notissimo Stretto…ho stimato meglio inviarvene la pianta, corretta, e fedele, fatta sulle ultime osservazioni…Mi conviene qui di passaggio notare un error non leggiero, che trovasi nelle nostre Carte così moderne, che antiche, le quali danno alla Costa, che corre dal Magellanico allo Stretto del Maire un’estensione in longitudine di gran lunga maggiore di quella ch’abbia realmente; non ne avendo secondo l’esatta supputazione, che ne facemmo, che sessanta leghe, ove nelle nostre Carte se le ne dà assai di più”.4) “Nangasachi, detto dà Chinesi Tchanki”, inserita nella Lettera del Padre Fontaney, (Tomo II, p. 130) “Nangasachi (Nagasaki) detta da’ Cinesi Sciamchi, è una Città aperta di sette in ottomila abitanti. E’ attorniata da montagne, coltivate alle falde, e nella sommità coperte di boschi…Questo posto è guardato giorno, e notte con tal gelosia, che al primo comparir d’un Vascello si spiccano due barche leggiere, e ‘l vanno a riconoscere…S’è Vascello Cinese, o Ollandese si lascia entrare in porto, essendo queste due le sole nazioni, a cui si permette di venir a trafficare…”.

Edizione: 1755
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