Libro di Novelle, et di bel Parlar Gentile. Nel qual si contengono Cento Novelle altravolta mandate fuori da Messer Carlo Gualteruzzi da Fano. Di nuovo ricorrette. Con aggiunta di quattro altre nel fine... 

>in-4 (215x145 mm), pp. 28 nn. (le ultime 2 bb.), 165 num. (per errore num. 153: ripetute le p. 79-88 e 117-118), (3). Legatura 800esca d'amatore in p. marocchino verde scuro, dorso a nervi con titolo oro, dentelle interna, tagli dorati. Impresa tipografica al frontespizio, altra grande in fine, grandi iniziali istoriate e ornate e fregi in xilogr., car. corsivo nelle pag. preliminari, romano per il testo.  Dedica di Filippo e Iacopo Giunta "Alli studiosi della Lingua Toscana". Dedica dell'autore al vescovo di Fano e Bologna Goro Gherio. Ottima edizione delle ''Cento Novelle Antiche'', più note col titolo di ''Novellino'', la cui editio princeps (Bologna 1525) è rarissima; la presente segue la lezione ''tratta da Vinc. Borghini da alcuni codici recanti l'aureo testo del sec. XIII...e per tutto il Settecento e l'Ottocento gli è stata preferita'' (Camerini).  Il confronto con il Novellino del 1525 ha evidenziato che in realtà 81 Novelle su 100 sono le medesime, con qualche minima correzione formale, 19 sono invece diverse e presenti solo in questa edizione. Vi sono poi le quattro novelle aggiunte in fine da  Borghini: le prime tre furono aggiunte al Decamerone che il Giunta stampò nel 1516, la quarta è di Lionardo d'Arezzo.  Ottimo esemplare, ex-libris Mexborough alla controsguardia anteriore, note ms. al lapis all'occhietto (frontespizio un po' polveroso). Manca al BMC. Decia-Delfiol-Camerini II, 16. Gamba n. 687. Gamba, Novelle, p. 5-6. Papanti II, p. 16. Bacchi della Lega, Bibl. Boccaccesca, pp. 34-5. Adams G-1358.