Novus Atlas. 

>in-folio (mm 495x325), bellissima legatura coeva in pieno marocchino testa di moro, grande fleuron al centro dei piatti e decorazioni fitoformi agli angoli, il tutto racchiurso entro larghe cornici dorate, filetti e fregi oro al dorso a sette nervi, tagli dorati e cesellati. La pressione dei ferri dorati è stata particolarmente profonda sulla pelle spessa e morbida, rende la rilegatura veramente degna di nota.
Il terzo volume dell'Atlas Novus, dedicato all'Italia, completo del frontespizio architettonico: il portico con colonne in stile ionico, con i due grandi globi, celeste e terrestre. Nella parte sinistra è raffigurato Tolomeo con in mano la sfera ed il compasso, a sinistra Magini con una carta geografica. Esemplare completo delle 66 tavole incise in rame a doppia pagina arricchite da bellissima colorazione coeva e rialzi in oro. Ogni carta geografica è arricchita da cartiglio con titolo ed alcune specificità relative alla zona rappresentata. Le ultime 8 tavole riguardano la Grecia ed il Regno Unito. In fine, un'Appendice con l'elenco delle tavole contenute nel volume, bellissimo esemplare fresco, marginoso, qualche traccia di offset dovuta alla colorazione strettamente coeva. Raro a trovarsi completo delle tavole ed in queste condizioni di conservazione. Il Theatrum Orbis Terrarum sive Atlas Novus rappresenta la prima grande produzione cartografica di Willelm Janszoon Blaeu (1571-1638), a soli 5 anni dalla pubblicazione del suo primo atlante, l'Atlantis Appendix del 1630. La prima edizione del 1635, in soli due volumi, è edita in tedesco, olandese, francese e latino. Il terzo volume, quello riguardante l'Italia, è pubblicato per la prima volta nel 1640, con testo in francese e latino; tre ulteriori volumi vengono successivamente aggiunti sino alla definitiva edizione in sei volumi del 1655. Le carte dell'Italia contenute in quest'edizione rappresentano la prima edizione latina delle carte della penisola del Blaeu, basate sulle lastre di Jodocus Hondius già incluse nell'Appendix, derivanti dal modello di Giovanni Antonio Magini (1620).  Koeman, I, Bl41A