Omnia Opera Angeli Politiani, et alia quaedam lectu digna...

>2 volumi in-folio (mm.320x204), ff. 451 non num. (manca K4 bianco), impresso in carattere. romano, con passaggi in greco ed ebraico (carattere usato da Aldo per la primissima volta). Legatura ottocentesca in pieno vitello biondo con grande pannello centrale in marocchino più scuro, i due dorsi in sei compartimenti, dei quali due con fregi floreali in oro, gli altri quattro con tasselli che riportano autore, titolo, note tipografiche; in eleganti astucci mezza pelle e tela. F.1 : «Omnia Opera Angeli Politiani, et alia quaedam lectu digna, quorum nomina in sequenti indice videre licet» . F.450 v.: "Venetiis in aedibus Aldi Romani mense Iulio M.IID". Editio princeps delle opere latine del grande umanista e filologo toscano, curata dal bolognese Alessandro Sarti e dallo stesso Aldo Manuzio, forse il primo tentativo di edizione collettiva di un autore contemporaneo (il Poliziano era morto da soli 4 anni). Il grande umanista fu precettore dei figli di Lorenzo de Medici e molto ammirato da Aldo per le sue competenze filologiche. Alla sua morte stava preparando un'edizione delle sue lettere; il progetto fu poi ripreso dall'umanista bolognese Alessandro Sarti. Un'edizione, di cui sopravvive un solo foglio, fu intrapresa da Plato de Benedictus a Bologna, che nel 1494 aveva stampato diverse singole opere di Poliziano e una raccolta di scritti in volgare, ma il progetto fu interrotto dalla morte di Plato nell'agosto del 1496. Alle opere e alle traduzioni già pubblicate di Poliziano, Aldo aggiunse le sue lettere, le poesie latine e greche e alcuni brevi trattati. Un'edizione contraffatta fu pubblicata l'anno successivo a Brescia, come falsa stampa fiorentina.
Di notevole rarità, valore ed importanza anche tipografica, in quanto vi è contenuto il primo specimen di carattere ebraico usato da Aldo ed è una delle più belle e monumentali edizioni uscite dalla stamperia aldina. In questo esemplare il primo foglio è nell'emissione (cfr. BMC IB. 24473) con variante del carattere romano di 114 mm. di Aldo che non si trova in nessun'altra edizione. Angelo Ambrogini, detto Poliziano (1454-1494), fu discepolo di Marsilio Ficino, amico di Aldo, di Pico della Mirandola e Raffaello, istitutore in casa di Lorenzo de Medici, dal cui mecenatismo fu sempre protetto. E' considerato ancor oggi il miglior poeta del Rinascimento italiano, tra il Boccaccio e l'Ariosto, e colui che meglio d'ogni altro espresse la concezione ideologica ed estetica dell'Umanesimo. Bell'esempl. a grandi margini. BMC V,559. Goff P-886. HC 13218. Polain B 3233. Renouard, p.17: «Cette rare édition, l'une des plus belles qui soient sorties de l'imprimerie Aldine». IGI P-886. Vaticana P-429. UCLA n.23. Cat.Laurenziana 27.