Detalles
Lugar de impresión
in Venetia
Autor
Tacito Publio Cornelio
Editores
per gli Heredi di Tomaso Giunti, e Francesco Baba
Materia
Letteratura latina, Storia di Roma antica, Volgarizzamenti
Impresión bajo demanda
No
Descripción
In-4° (253x170mm), pp. (50), 544 [i. e. 550], (2) bianche, (42) di 'Confronti di alcuni luoghi nella traduttione delle Opere di Cornelio Tacito del signor Adriano Politi, col Testo Latino, e con quattro altre sue Traduttioni' 72 di 'Dichiaratione d'alcune parole latine per intelligenza dell'Historie', (2) bianche, (288) di estesissimi indici bicolonni. Le p. 281-282 mancano nella numerazione; le pp. 491-498 sono ripetute. Bella legatura coeva p. pergamena rigida con fleuron concavo impresso a secco al centro dei piatti entro filetto rettangolare a secco con motivi floreali accantonati esternamente e internamente, a sua volta bordato da filettatura perimetrale a secco con fregi floreali disposti agli angoli interni. Titolo in oro su tassello in pelle rossa al dorso. Tagli spruzzati. Bella antiporta allegorica incisa su rame dal Pecini. Frontespizio in rosso e in nero con giglio giuntino impresso in rosso. Dedicatoria del Canini a Girolamo Soranzo, Ambasciatore venziano alla corte di papa Paolo V. Testatine, iniziali e finaletti istoriati incisi su legno. Precedono discorsi preliminari dei traduttori, curatori e annotatori ('Del modo di cavar profitto dalla lettura di Cornelio Tacito' di Girolamo Canini, una dedicatoria di Orazio Giannetti a Francesco Visdomini, un'avvertenza di Adriano Politi al lettore, un discorso dell'Alamo, un breve scritto di Giusto Lipsio sulla 'Vita e carichi publici, e scritti di G. Cornelio Tacito'), testimonianze degli antichi su Tacito e varie tabelle cronologiche. Il testo tacitiano volgarizzato è contornato da foltissime annotazioni impresse in corpo più piccolo. Normali bruniture. Alone al margine inferiore dell'antiporta e del frontespizio. Qualche lavoro di tarlo di scarsa entità e non lesivo del testo all'interno; alcuni lavori di tarlo ai piatti. Ottima copia nell'insieme. Pregevole edizione giuntina secentesca, esemplata sulle precedenti del 1618 e del 1620, del volgarizzamento di Adriano Politi e di Girolamo Canini delle opere complete tacitiane, rara completa dell'antiporta. Ampie annotazioni (di Giusto Lipsio) a margine del testo di Tacito in corpo tipografico più piccolo. Il gesuita Girolamo Canini (Anghiari, 1551-Padova, 1631), poligrafo e sacerdote, conoscitore di numerosissime lingue fu fra l'altro il primo traduttore italiano degli 'Essais' di Montaigne. 'Più impegnativa la cura dell'edizione - corredata dalle note di Giusto Lipsio, dalla 'distinzione del testo' di Jan Gruter, dalla cronologia di Charles Aubert - delle Opere 'restateci' di Tacito, stampata a Venezia dai Giunti nel 1618 e, di nuovo, nel 1620 e 1628, quindi dagli eredi di Tommaso Giunti nel 1644 e da Paolo Baglioni nel 1665. La traduzione italiana adottata è quella - già comparsa a Roma nel 1603 e nel 1611, a Venezia nel 1604 e nel 1615 - di Adriano Politi, mentre al C. si deve la traduzione dallo spagnolo degli 'aforismi', che figurano a margine, di Baltasar Alamos de Barrientos volti a 'cavare lo spirito e la quinta essenza da l'Historie di Tacito'; alcuni sono piattamente moralistici, altri semplici consigli di savia accortezza, altri ancora contrabbandano una non ingenua lettura di Machiavelli. Camerini, I, 2, p. 359, n. 1288. Gamba, 2096.