Detalles
Materia
Classica Ancient Rome Greece
Encuadernación
Tapa blanda
Descripción
8vo, br., ed. pp. 106, ill. b/n, cm 17x24. (Vita e Costumi dei Romani Antichi. 26). Orbis in urbe √ uno studio articolato in sezioni che inquadrano e intendono chiarire questioni di carattere generale relative all'arrivo di stranieri e alla loro organizzazione in comunit√ nella citt√ di Roma in et√ imperiale (dal principato augusteo fino alla fine della dinastia severiana). Si √ quindi scelto di corredare le singole sezioni di esempi il pi√ possibile indicativi, senza tuttavia entrare nel merito della vita delle singole comunit√ straniere, che si auspica possano ottenere presto una trattazione specifica. L'arco cronologico prescelto √ d'altronde sufficientemente ampio da non consentire un'ulteriore estensione ai secoli successivi, nei quali tra l'altro la consistenza e le forme della presenza di stranieri nella capitale presentano caratteristiche non assimilabili con le precedenti. Nella prima sezione (Un'introduzione al tema) si indaga cosa significasse essere straniero a Roma e come la definizione di straniero si sia modificata nel passaggio tra la tarda epoca repubblicana e gli inizi del III secolo, quando l'imperatore Caracalla concesse la cittadinanza romana a tutti gli abitanti dell'impero (Una condizione dinamica. Una definizione dinamica). A tale scopo si passano in rassegna le fonti a disposizione per studiare la composizione etnica della metropoli imperiale e gli indizi per riconoscere gli stranieri (Le fonti e gli indizi). Ci si confronta dunque con le cifre (Preliminari demografici): il numero degli stranieri e la sua significativit√ vanno infatti considerati in relazione al numero complessivo degli abitanti dell'impero nei primi due secoli dell'epoca imperiale, secondo quelli che sono i calcoli pi√ recenti e attendibili. Per cercare di capire infine quale fosse l'atteggiamento nei confronti degli stranieri, si considerano gli attributi usati dai Romani per indicare le diverse nazionalit√ e i pregiudizi nutriti nei confronti di alcune in particolare, attraverso il loro riflesso letterario (Integrazione o discriminazione?). Nella seconda sezione (Venire a Roma) si discutono questioni diverse, legate alle forme, alla quantit√, alle ragioni dell'arrivo di stranieri a Roma: la differenza tra i vari tipi di immigrazione (Immigrazione stanziale/temporanea); la consistenza e la periodicit√ dell'afflusso (Dati quantitativi); lo stato giuridico, il sesso, l'et√, i rapporti familiari (Stato giuridico dei migranti); le motivazioni per lo spostamento degli stranieri verso Roma (Categorie di migranti; ragioni della scelta); le modalit√ di arrivo e le opportunit√ di alloggio (Come arrivare; dove alloggiare). Nella terza sezione (Vivere a Roma) si parla di come gli stranieri abbiano avuto la possibilit√ di preservare o rimuovere un'identit√ attraverso gli spazi e i luoghi di abitazione, d'incontro, di esercizio delle professioni, dell'organizzazione sociale (Quartieri di abitazione ed esercizio della professione. Spazi e modi d'incontro: l'associazionismo), la lingua, l'onomastica e altro (Preservare o trascurare un'identit√); le pratiche cultuali (Culti stranieri). Nell'ultima sezione (Soldati) si concentra l'attenzione sulla popolazione militare di Roma, composta in prevalenza di italici e provinciali, che in tempi e con modalit√ diverse rappresent√ una componente specifica e una percentuale significativa della societ√ urbana (Militare e straniero). Le caratteristiche della presenza dei soldati stranieri a Roma vengono analizzate secondo alcuni dei parametri illustrati nelle sezioni precedenti e attraverso alcuni profili di soldati (Corpi di appartenenza e aree di provenienza. Condizioni di servizio e status giuridico; alloggio e servizio. Preservare un'identit√? Dopo il congedo). Sommario: Premessa; Orbis in urbe: un'introduzione al tema: Una condizione dinamica. Una definizione dinamica. Le fonti e gli indizi. Preliminari demografici. Integrazione o discriminazione?; venire a Roma: Immigrazione stanziale/temp.