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Istituto per l'enciclopedia del FVG - Udine
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PRIMA EDIZIONE, pubblicazione realizzata in occasione del convegno internazionale tenutosi a Trieste dal 19 al 20 novembre 1983 Opera di taglio specialistico, il volume dà conto dei contributi presentati in occasione della XLIX Riunione Scientifica dell’IIPP (svoltasi a Udine e Pordenone nell’ottobre del 2014), organizzata con l’intento di fare il punto sulle conoscenze acquisite per la regione friulana relativamente all’ampio orizzonte cronologico compreso fra il Paleolitico e la tarda preistoria. L’incontro, in realtà, estese i suoi orizzonti geografici anche oltre i confini del Friuli e ha cosí dato modo di tracciare un quadro che abbraccia un piú vasto areale, dall’alto Adriatico all’arco alpino orientale. Logica conseguenza è stato l’elevato numero degli interventi allora proposti e che hanno ora dato vita a una raccolta corposa, alle cui pagine stampate, quasi 600, si aggiungono i materiali raccolti nel CD, le Brevi note. La rassegna si apre con una interessante ricostruzione della nascita della paletnologia in Friuli e in quello che, quando ancora vigeva l’impero asburgico, era chiamato Österreichisches Küstenland, ovvero litorale austriaco, e che poi, accogliendo la proposta del glottologo goriziano Graziadio Isaia Ascoli, assunse l’attuale denominazione di Venezia Giulia. Dopo le quattro Relazioni generali, dedicate ad altrettanti ambiti crono- culturali (Paleolitico e Mesolitico; Neolitico ed Eneolitico; Bronzo Antico e Bronzo Recente; Bronzo Finale e antica età del Ferro), si susseguono quindi i testi dei molti studiosi e specialisti, italiani e stranieri, coinvolti nel progetto, suddivisi per sezioni tematiche, dalle questioni legate al paesaggio e all’ambiente agli insediamenti all’aperto, dalle palafitte agli aspetti funerari. Attraverso presentazioni di singoli casi di studio e scavi anche molto recenti o rassegne di contesti piú articolati, emerge un panorama vivace e aggiornato, che prova la marginalità solo geografica dei territori esaminati. La frequentazione umana del Caput Adriae fu infatti significativa e ha lasciato testimonianze di rilevanza indiscutibile – basti solo pensare agli insediamenti in grotta o ai castellieri (che di queste zone rappresentano una delle manifestazioni culturali piú peculiari) – e delle quali sono stati a piú riprese sottolineati i contatti con culture di altre regioni, prima fra tutte quella adriatica. Riccamente illustrato. In brossura. Pp. 224. Ottime condizioni.