Dettagli
Lugar de impresión
Ciniselllo Balsamo (MI)
Editores
Silvana Editoriale
Curador
Giubilei Maria Flora
Edición
Edition originale
Descripción
Couverture souple
Descrizione
Raccolte Frugone. Catalogo generale delle opere. (ISBN: 8882153479) Quantità 1 Descrizione libro: Silvana Editoriale, 2003. A cura di Maria Flora Giubilei. Prefazione di Fernando Mazzocca. Milano, 2003; br., pp. 360, ill. e tavv. b/n col., cm 21x28. (Arte. Dal Novecento al contemporaneo). Il collezionista Lazzaro Gio Batta Frugone (Genova, 1860-1935) si dedicò al commercio della lana impiantando uno stabilimento per la lavatura alla foce del torrente Torbella a Rivarolo Ligure. Secondo il fratello Luigi, che a pochi giorni dalla sua morte, su richiesta del Municipio genovese, ne tratteggiò una breve biografia destinata alla rivista "Genova":".egli fu esempio di attività intelligente, ordinata e scrupolosa, dirigendo personalmente la sua azienda. uomo eccezionale ed esemplare di condotta come figlio, come sposo e come cittadino, schivo da qualsiasi ambizione ed esibizionismo.". Accumulò una cospicua sostanza che destinò in parte agli Ospedali Civili di San Martino e in parte per arricchire il patrimonio artistico civico. Le scelte di Lazzaro versarono su opere moderne, circa 150, generalmente di piccolo formato, che comprendevano anche una sezione di grafica e di incisioni. Scelte operate seguendo un gusto innato che, secondo il mercante FerruccioStefani, lo portavano sempre non all'oggetto più appariscente ma a quello più disadorno e indefinibile. Luigi Frugone (Genova, 1862-1953) fu invece un commerciante di cereali, che il lavoro costringeva a frequenti viaggi in Sud America, durante i quali probabilmente conobbe Ferruccio Stefani, a Parigi e a Londra. Luigi fu più intraprendente rispetto al fratello, culturalmente più autonomo e disponibile a investire forti somme di denaro nell'acquisto di opere e nel 1924 ricevette una medaglia dalla direzione della Biennale di Venezia segno di gratitudine "per gli importanti e ripetuti acquisti". Nel 1938 espose la sua raccolta, circa 250, tra pezzi antichi, arredi, sculture, oggetti e dipinti di artisti quali Boldini, Fattori, Troubezkoy, Fontanesi e De Nittis, accanto a quella del fratello, nelle sale del piano terreno di Palazzo Bianco: "migliaia di genovesi visitarono la Mostra e numerosi studiosi italiani espressero il loro compiacimento, chè ogni nuova Galleria d'arte dell'Ottocento non forma soltanto la gioia dei cittadini ma di tutti coloro che amano l'arte ed i buoni pittori". Queste le parole di Orlando Grosso, allora direttore dell'Ufficio Belle Arti del Municipio, che all'avvenimento dedicò un lungo saggio dalle pagine della rivista "Genova " . Language : Italian text