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Libros antiguos y modernos

Onorato Umberto (Lucera 1898–Cassino 1967). Caricaturista E Scen, Ografo.

Ugo D’Alessio, Irma De Simone, Gennaro Di Napoli, Nello Ascoli. Con firma autografa “Onor”, datata a inchiostro ‘Napoli 23-7-56’.

1941

250,00 €

COLONNESE Studio Bibliografico di Vladimiro Colonnese

(Napoli, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1941
Autor
Onorato Umberto (Lucera 1898–Cassino 1967). Caricaturista E Scen, Ografo.
Materia
Umberto Onorato, Caricature, Ugo D’Alessio, Irma De Simone, Gennaro Di Napoli, Nello Ascoli

Descripción

Tecnica mista. Sagome di carta incollate su foglio spesso per la successiva pubblicazione su “Il Travaso”. Dimensioni: mm 252×210. Al verso didascalie a lapis con i nomi degli attori e, parzialmente cancellata, disdascalia riguardante il “Teatro del Popolo”…Comici, caratteristi e depositari della grande tradizione teatrale napoletana: Ugo D’Alessio, Irma De Simone, Gennaro Di Napoli, Nello Ascoli. Alla fine di aprile, quando l’aria si faceva più leggera e le giornate più lunghe, tra l’ex Circolo della Stampa e l’Acquario della Villa Comunale, dietro la cassa armonica, prendeva vita un piccolo miracolo di legno e passione: il Teatro del Popolo. <BR>Era un teatro all’aperto, senza copertura, ma fiducioso nel cielo di Napoli, generoso d’estate. Non c’erano schermi né aria condizionata, ma sedie in platea e gradinate semplici, come negli stadi. Eppure, bastava il calare del sole e una scena illuminata per radunare intere famiglie, curiosi, appassionati e sognatori. Lì si rappresentavano le anime della città: Scarpetta, Viviani, De Filippo, Riccora. Commedie che parlavano la lingua del popolo e dei vicoli. Ogni sera alle 21, e nei festivi anche di pomeriggio, si alzava il sipario su storie che facevano ridere, piangere, riflettere. Era un teatro che dava lavoro agli attori anche d’estate, e regalava al pubblico il privilegio del teatro dal vivo a un prezzo accessibile, come il cinema — ma con il calore di un applauso vero. Lì si sono esibiti volti indimenticabili: Agostino Salvietti, Ugo D’Alessio, Pietro De Vico, Beniamino e Dante Maggio, Rino Genovese, Amedeo Girard, Gennaro Di Napoli, Rino Formicola, Gino Maringola, Dolores Palumbo, Angela Luce, Tecla Scarano, Annamaria Ackermann, Anna Campori, Luisa Conte, MariaLuisa Santella, Nuccia e Nunzia Fumo, Pupella e Rosalia Maggio, Angela Pagano… e tanti altri, nomi che hanno fatto la storia della scena napoletana. Chi ha avuto la fortuna di sedere tra quelle file ha portato con sé il ricordo di ’Na Santarella, Miseria e nobiltà, Tre pecore viziose… e di tante, tantissime sere d’estate in cui Napoli diventava teatro di sé stessa. Umberto Onorato (Lucera 1898–Cassino 1967). Disegnatore, scenografo, giornalista e critico. Caricaturista dal tratto essenziale e ironico, fu vicino al Futurismo per stile ed epoca. Ritrasse con acutezza i grandi dello spettacolo italiano del ’900 – da Totò a Anna Magnani, da Sofia Loren a Nino Taranto – cogliendone l’essenza con pochi tratti. Trasferitosi a Roma, esordì come scenografo nel 1928 nella compagnia di operette Riccioli-Primavera e proseguì, negli anni ’30 e ’40 a inventare costumi e scenografie per rilevanti compagnie italiane di prosa e di rivista, lavorò con artisti come Eduardo e Peppino De Filippo e Totò, con cui condivise anche anno di nascita e di morte. Collaborò con numerosi periodici e quotidiani: Il Dramma, Le grandi firme, Marc’Aurelio, Settebello e Cantachiaro  e soprattutto Il Travaso delle idee. Illustrò il libro Modestia a parte… di Ettore Petrolini. Pubblicò un volume contenente diverse sue caricature Pupazzi (1920), Nuovo per queste scene (1931) e Cento pupazzi di teatro (1934). Morì nel 1967 in un incidente stradale, lasciando un’importante eredità visiva sulla scena teatrale italiana.
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