Vittorio G.Rossi,CRISTINA E LO SPIRITO SANTO,1966 Mondadori I^ed

Vittorio G. Rossi,
CRISTINA E LO SPIRITO SANTO,
Arnoldo Mondadori Editore, Verona 1966,
prima edizione nella collana
"I Libri di Vittorio G. Rossi",
brossura, 20x13,5x2 cm., pp.195,
in copertina ritratto di Cristina di Svezia
di Sebastien Bourdon,
Stoccolma, Museo Internazionale,
collana "I Libri di Vittorio G. Rossi",
prezzo di copertina Lire 1000,
peso: g.300


CONDIZIONI DEL LIBRO:
esemplare in buone condizoni,
macchie alla copertina e ai tagli,
pieghette agli angoli di alcune pagine,
live brunitura ai bordi delle pagine


dalle note di copertina:


Questo romanzo storico non è soltanto il libro più ori-
ginale e sorprendente di Vittorio G. Rossi; è un libro
"ad alta tensione" e affascinante, che non si può smettere
di leggere fintanto che non si è arrivati in fondo. Il perso-
naggio centrale del romanzo è quella donna straordina-
ria che fu Cristina di Svezia; la regina geniale, litigiosa,
prepotente, tirannica e anarchica insieme, che odiava
le donne e vestiva da uomo, s'era fatta cattolica, aveva
avuto un'entrata trionfale in Roma, riceveva una pen-
sione dal papa, e non smetteva di intrigare e dare fasti-
dio a tutti, papi e re, e tutti si rallegravano più di vederla
partire che di vederla arrivare.

Intorno a lei si muovono
personaggi come il cardinale Azzolini, l'amico intimo
di Cristina, e altri cardinali e prelati vari, re e regine,
diplomatici, cortigiani, religiosi, agenti segreti, gente di
ogni specie, e la plebe di Roma. Il tempo tecnico del
romanzo sono i cinque mesi del conclave che fini il
29 aprile 1670, con l'elezione del vecchissimo cardinale
Altieri a papa (Clemente X). La storia documentaria
forma il sostegno dell'opera, ma non la invade e ingom-
bra; il romanzo si svolge come opera di poesia, dove i
personaggi sono ritornati quelli che erano, persone vi-
ve, ed è condotto con una tecnica quasi teatrale, a pas-
saggi rapidi e dialoghi pieni di mordente e di ironia.

Nato a S. Margherita Ligure, "è
uno dei più sostanziosi, nutrienti
e saporosi scrittori nostri" (Ojet-
ti). Dotato di una forte e singolare
personalità artistica che lo fa rico-
noscere di colpo dal suo modo di
vedere e di scrivere, acuto e in-
tensamente colorito, Vittorio G.
Rossi nella letteratura esotica e di
mare italiana è stato un innovato-
re, dando al libro di viaggio una
struttura narrativa, e sostituendo
alle impressioni sul paesaggio il
racconto costruito con elementi
umani. Egli ha fatto suo il propo-
sito di un altro scrittore di viaggi
italiano di tre secoli fa: "Io non
ho girato il mondo per copiare
epitaffi né per contare scalini di
campanili".

Il successo che, sia in
Italia sia all'estero con le nume-
rose traduzioni dei suoi libri, da
anni accompagna l'opera di Rossi,
dimostra l'originale vitalità di que- .
sto scrittore, che sta a sé, non ap-
partiene a nessuna scuola e non si
è mai messo in nessun gruppo let-
terario. Libri come Oceano Sabbia,
Pelle d'uomo, Fauna e gli altri suoi
costituiscono nella letteratura italia-
na.; "una favolosa rapsodia del pri-
mordiale", e comte tali rimarranno,
pieni di fascino e inconfondibili.