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Libros antiguos y modernos

Marinetti, Filippo Tommaso

Zang Tumb Tuuum. Adrianopoli ottobre 1912. Parole in libertà

Edizioni futuriste di «Poesia» (Stab. Tipo-litografico A. - Taveggia),, 1914

no disponible

Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1914
Lugar de impresión
Milano,
Autor
Marinetti, Filippo Tommaso
Páginas
pp. [8] e 1 c. patinata f.t. con fotoritratto (opera di Emilio Sommariva), 225 e 1 c. parolibera più volte ripieg. f.t. (tra pp. [66]-[67]), [3] finali.
Editores
Edizioni futuriste di «Poesia» (Stab. Tipo-litografico A., Taveggia),
Formato
in 16°,
Edición
Edizione originale.
Materia
Futurismo Avanguardie internazionali
Descripción
brossura gialla con grafica parolibera di copertina continuata ai piatti e al dorso (design dell’autore eseguito in macchina dal tipografo Cavanna),
Primera edición

Descripción

LIBRO Edizione originale. Eccellente esemplare integro, squadrato e pulito sia alla copertina originale che all’interno; con una nota di possesso alla prima carta bianca, datata 1925, e occasionali lievissime fioriture sul bordo esterno (indicazione fittizia di «21° migliaio» sulla quarta di copertina). Il libro capostipite della letteratura futurista “parolibera”, nonché ritenuto da molti il primo libro d’artista tout court del Novecento occidentale, «Zang tumb tuuum tosses a grenade at the history of Western poetry» (Jeffrey Schnapp, «On Zang Tumb Tuuum», Italian Futurism, Guggenheim NY 2014, pp. 156-8). C’è stato un prima e un dopo «Zang tumb tuuum», come l’ultima grande mostra curata da Germano Celant nel 2018, due anni prima della scomparsa, ha messo inequivocabilmente in luce. L’opera è stata inserita nella selezione di «pezzi iconici del Novecento» in grado di «raccontare la storia e le storie del design italiano» in occasione dell’undicesima edizione del Triennale Design Museum (2018-2019), accanto alla celebre moka Bialetti, alle macchine da scrivere Olivetti, al Borsalino, alla Vespa, alle Superga e ad altre «icone» del secolo appena trascorso. -- Il volume si apre con un elenco di «parti di questo libro . declamate dal Poeta Marinetti» in varie città europee dal febbraio 1913 al gennaio 1914; segue il manifesto «Distruzione della sintassi, immaginazione senza fili, parole in libertà», datato in calce «11 maggio 1913», che costituisce l’impalcatura teorica più dettagliata per questa nuova modalità espressiva, intrinsecamente legata all’aspetto declamatorio della poesia. Il componimento conclusivo dell’opera, «Bombardamento», che chiude con un cubitale «ZANG-TUMB-TUMB-TUMB-TUUUUUM», era già apparso in «Lacerba» I/6 (15 marzo 1913, p. 50, con titolo «Adrianopoli assedio orchestra») e anche sul manifesto «L’arte dei rumori» di Luigi Russolo (11 marzo 1913), come esempio di poesia rumorista, senza titolo e introdotto così: «Recentemente il poeta Marinetti in una sua lettera dalle trincee bulgare di Adrianopoli, mi descriveva con mirabile stile futurista l’orchestra di una grande battaglia». In queste pre-pubblicazioni, tuttavia, l’aspetto tipografico del testo è piuttosto tradizionale, appena vivacizzato dall’uso di corsivi e neretti; in «Zang tumb tuuum» il lavoro grafico è enorme e cambia completamente l’aspetto del componimento: oltre alla chiusura (che poi è la chiusura dell’opera), memorabile la pagina 183, con la parola «vampe» (poi un topos del “secondo” futurismo) reiterata in corsivo e dislocata ad arte tipo “nuvola” occupando l’intera mezza pagina superiore; ma è tutta l’impaginazione a essere ripensata (a capi, allineamenti eccetera). Pare che nel settembre 1913 Marinetti facesse circolare tra pochi intimi un depliant stampato da Taveggia con titolo «Bombardamento d’Adrianopoli»: «. trattasi di una sorta di prova di stampa o specimen per il prossimo “Zang tumb tuuum”» (Cammarota, n. 39): il terzo testimone a stampa in pre-pubblicazione ci offre molto probabilmente una data nella quale il lavoro di impaginazione, condotto come è noto dall’autore assieme al tipografo Cesare Cavanna presso l’officina di Angelo Taveggia, era incominciato. -- Su «Lacerba» uscirono altre anticipazioni: «Contrabbando di guerra» (I,13, 1 lug 1913, p. 142); «Battaglia sotto vetro-vento» (I/17, 1 set 1913, p. 198-9); «Correzione di bozze + desideri in velocità» (I/23, 1 dic 1913, p. 269-71), che in «Zang tumb tuuum» è il componimento d’apertura; «Ponte» (II/1, 1 gen 1914, p. 3-5). Non è un caso che le ultime due anteprime lacerbiane («Correzione» e «Ponte»), uscite mentre il libro era già in uno stadio avanzato di lavorazione tipografica, presentino anche sulla rivista aspetto grafico e impaginazione simile a quella che sarà definitiva. La splendida parolibera «Dune», invece, con il suo «Decalogo della sensibilità motrice» impaginato come schema a raggiera a piena pagina, fu composta troppo tardi per essere inserita nel libro, ed è l’ultimo contributo parolibero a uscire in «Lacerba» (II,4, 14 feb 1914, pp. 51-53): sarà esposta in originale nella serata dadaista del Cabaret Voltaire (giugno 1916), e pubblicata nel numero unico relativo. -- «On the one hand, the printed text of “Zang Tumb Tuuum” presents itself as the score for a performance, incomplete without histrionics, gestures, vocalization, dramatization, and even song. On the other, its is composed of richly axial typographical architectures that appeal not to the hand or voice but to the eye (as would other Futurist poetic products belonging to the “tavola parolibera”, a distinct words-in-freedom genre)» (Schnapp). Bibl. Cammarota, Marinetti, n. 47; Id., Percorsi editoriali di “Zang tumb tuuum” (in: Bittoto Cammarota Meazzi, Zang Tumb Tuuum, Macerata 2021: 5-15); Echaurren, Futurcollezionismo, pp. 15-17; Triennale Design Museum: Storie: il design italiano, 2019, pp. 38-39; Andel, Avant-Garde Page Design, nn. 100 e 102; Hulten, Futurismo & futurismi (1986), pp. 193 e 516 (ill.).
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