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Periódicos

ABITARE QUI.LETTERE DALLA TOSCANA.LETTERS FROM TUSCANY,2003,San Gimignano

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Descripción





AA.VV,
ABITARE QUI. LETTERE DALLA TOSCANA.
LIVING HERE. LETTERS FROM TUSCANY.
Tipolitografìa Fracassi, Casciana Terme (PI) /
Associazione Artigiani & Artisti di San Gimignano, 2003,
brossura, 19x12,5 cm., pp.60,
testi in inglese e italiano a fronte,
collana LUOGHI PARALLELI n.8.
peso: g.100

CONDIZIONI DEL LIBRO: ottime



COLOPHON

Numero 8 della collana LUOGHI PARALLELI
Stampato nel luglio 2003
dalla Tipolitografìa Fracassi di Casciana Terme (Pi)
per conto dell'Associazione
Artigiani & Artisti di San Gimignano
in 500 esemplari
di cui 250 con una illustrazione di Geoffrey Green
e 250 con una di Massimo Pantani
Distribuzione Cooperativa Nuovi Quaderni, San Gimignano
Traduzione inglese di Martha King
Grafica di Roberta Capezzuoli


Pietro M. Toesca
Abitare qui
Che peso ha, sulla mia vita, l'abitare qui o in un altro
posto? Certo è che, come il luogo in cui abito incide su di
me, mi condiziona, così io incido, in qualche modo
condiziono il luogo in cui io abito. Esso mi offre possibilità
e mi definisce orizzonti, mentre ad un tempo mi costringe
a limiti: segna più o meno precisamente i percorsi
attraverso i quali si esercita la mia quotidianità, esclude
da questa tutto il resto, gli altri luoghi che diventano la
meta di miei viaggi eccezionali o, semplicemente, di mie
illusorie divagazioni mentali. Il luogo in cui abito, nell'atto
in cui apre ed attrezza i miei orizzonti vitali, li chiude
strettamente in un dato difficilmente superabile o,
almeno, contestabile.

Questa è la condizione storica in cui
mi trovo, e il luogo la rappresenta fisicamente. Ma c'è un
risvolto, ed è l'incidenza possibile che io ho sul luogo in
cui abito. E questa incidenza è più o meno ampia, più o
meno estesa quanto l'incidenza del luogo su di me è,
inversamente, meno o più determinante, oppressiva,
senza scampo. Ciò ha provocato, nella storia, i piccoli o
grandi spostamenti, le emigrazioni, la scelta dello spazio o
dell'aggregazione. La campagna, la città. Oggi la città, la
grande città, è assolutamente indominabile dal singolo
uomo e pure dalle sue aggregazioni particolari. La sua
logica di esercizio e di espansione è già precostituita.
Mentre offre opportunità, ne condiziona la fruizione a
precise regole di uso dello spazio e della dislocazione.
Questa è la ragione fondamentale per cui io abito, oggi,
in campagna, cioè nel territorio della piccola città.

Ci sono venuto per riprogettare il mio spazio, per intessere con
altri la costruzione attiva di un luogo in cui incontrarli,
lavorare insieme, immaginare e progettare insieme la vita.
Un luogo libero nel senso di vuoto? No, affatto. Un luogo
piuttosto i cui riferimenti storici, il cui paesaggio naturale
ed umano, sono ancora dinamici, mi permettono e prima
di tutto non mi impediscono di operare direttamente per
mantenerli, per interpretarli, per svilupparli e, attraverso
di essi, per vedere il mondo, giudicarne la bellezza, la
proprietà. Diciamo l'appartenenza alla mia identità.


Living here
How important is the place where I live? The place where
I live certainly influences and conditions me, just as I
condition the place where I live in some way. It offers me
possibilities and defines my horizons, while at the same
time it prescribes my boundaries, it determines more or
less precisely the course of my daily life, excluding all the
other places that 1 might occasionally visit or simply
wander around in mentally. The place where I live, while
opening up and forming ray horizons, also encloses them
tightly in a given not easily transgressed or disputable.

This is the historical situation in which I find myself, and
the place represents it physically. But there is the reverse,
and that is the possible influence I have on the place
where I live. This influence is more or less generous, more
or less of the same extent as the influence the place has
over me, and inversely, more or less determining,
oppressive, inescapable. Historically this has provoked the
small and large displacements, the emigrations, and the
choice of place or group. The country, the city. Today the
city, the big city, is absolutely untenable for the individual
or even for his particular group. The logic of its progress
and expansion is a determined fact. While it offers
opportunities, it conditions the results through rigid rules
regarding the use of space and movement.

This is the main reason why I live in the country today.
that is, outside a small town. I came here to reprogram
my space, to construct a place to meet and work with
others, to create and plan a life together Free in the sense
of empty? No, not at all. Rather, a place whose historical
referents, whose natural and human landscape are still
dynamic: they allow me, but most of all, they don't keep
me, from working directly to maintain, interpret, develop
them, and through them to see the world, judge its beauty
and relevance. Let's say the relevance to my identity.







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