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Franco Pannuti,PENSIERI IN LIBERTÀ,1990 Aulo Gaggi[oncologia,storia ANT
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Detalles
Descripción
Franco Pannuti,
PENSIERI IN LIBERTÀ 199+1.
Aulo Gaggi Editore, Bologna, senza data (1990?),
III Ristampa,
rilegatura in cartoncino rigido illustrato, 25x17,5 cm., pp.34,
peso: g.250
CONDIZIONI DEL LIBRO: ottime,
macchie alla copertina
dalle note di copertina:
L'Autore è nato a Bologna nel 1932 e qui ha
compiuto i suoi studi ed ha sempre svolto la
sua attività di medico e di oncologo, a parte
brevi interruzioni per frequenti viaggi di la-
voro, di aggiornamento e per conferenze al-
l'estero. Ha scritto molti libri di medicina e
più di 400 lavori scientifici. Dirige, dal 1972,
una Divisione di oncologia in uno dei più
importanti ospedali italiani, sempre a Bolo-
gna.
Con altri dodici bolognesi ha fondato, nel
1978, l'Associazione Nazionale per la Cura e
lo Studio dei Tumori Solidi (ANT), Associazio-
ne che conta già più di 50.000 Soci in tutta
Italia.
Questo è il suo primo libro non « strettamen-
te » scientifico o medico, ciò nonostante esso
riflette in pieno la sua esperienza professio-
nale, ma con una « angolatura » squisitamen-
te umana e personale.
E' un insieme di riflessioni, apparentemente
« libere » e tra loro non collegate. Esse sca-
turiscono principalmente dall'esperienza di
quel progetto che ha consentito di realizzare
in alcune città italiane l'assistenza « globale »
ai Sofferenti di tumore: considerando questo
aspetto del problema, apparirà subito eviden-
te il sottile filo conduttore di queste rifles-
sioni, dal principio alla fine, riflessioni che
non mancheranno di provocarne altre, certa-
mente proficue, anche in quei Lettori più re-
moti dai problemi della sofferenza.
dal testo introduttivo
0 - Appunti? Appunti morali? A chi potrebbero servire? Forse a nessuno, come a
nessuno servono i consigli quando hanno la pretesa di voler influire sui compor-
tamenti umani in termini etici. Chi può veramente mettersi in cattedra in questo
campo? Neppure gli stessi filosofi hanno idee concordanti sull'argomento. Hegel,
se ricordo bene, distingueva tra morale, l'insieme delle regole a cui si debbono
uniformare i comportamenti dei singoli individui ed etica intesa invece come
l'insieme delle regole che devono uniformare i comportamenti della comunità in
cui viviamo. Ed io a chi intendo rivolgermi? Non so, forse solo a me stesso, e
allora? Mi sia consentita se non una spiegazione almeno una giustificazione.
Chi si occupa di affrontare tutti i giorni la sofferenza umana e per di più nella sua
espressione « finale », in quella per intenderci dei Morenti per tumore (avete già
capito che sono un oncologo), sente, in modo più o meno confuso, ma sempre con
prepotente urgenza, il bisogno di « comunicare » e con qualsiasi mezzo.
Meglio sarebbe dire « scaricarsi »: il fardello, che inevitabilmente giorno dopo
giorno si accumula sulle fragili spalle di un oncologo diventa sempre più difficile
da portare o, se preferite, da « sopportare » o, meglio ancora, da « tollerare ».
Allora? Allora, allora... allora ho sentito il bisogno (come avete già capito,
immotivato, ma irrefrenabile) di raccogliere, in forma brevissima (oggi per farsi
ascoltare esistono due soli modi: esprimersi con poche parole e se possibile, urlare
perché la gente non ha più né il tempo, né la voglia di stare ad ascoltare il suo
prossimo), quanto andavo leggendo negli occhi dei miei Pazienti e in quelli dei
miei Collaboratori. Questi appunti, non miei quindi, hanno un sicuro valore per
chi li ha raccolti e forse nessuno per chi li leggerà, ma... è così necessario che
abbiano « un valore », almeno nel senso più comune del termine? D'altra parte è
possibile che vi siano poi tante persone che, così a cuor leggero, non vogliano
tenere in alcun conto questa « testimonianza » che emerge da questo tipo di
esperienza, per certi versi così vasta ed innovativa?
Si potrà dire a questo punto
che in fondo non sono proprio l'unico ad assistere i Morenti di tumore e ci si
potrà domandare anche dove sta il « vasto » e dove sta « l'innovativo ». Domande
giuste e legittime anche perché più invecchio e più mi capita di conoscere persone
e personaggi della più diversa estrazione che affrontano con grande disinvoltura e
sicurezza « televisiva » questi problemi senza mai aver non dico assistito questo
tipo di Sofferenti, ma addirittura senza aver mai visto alcuno morire. E diffido.
Questi appunti nascono, come già detto, da una particolare esperienza « all'inter-
no di una particolare esperienza » che è nata, in un modo apparentemente dispe-
rata (nel senso che non sembravano esserci speranze concrete e prospettive) nel
1978, esperienza che è andata crescendo nel tempo tanto da interessare ormai più
di 50.000 Sostenitori dell'Associazione Tumori Solidi (ANT) e, quel che più con-
ta, più di 3.000 Famiglie ed altrettanti Sofferenti curati a domicilio da più di 50-60
Medici in diverse città italiane, in modo del tutto gratuito (noi lo chiamiamo
« programma di ospedalizzazione domiciliare specialistica, globale e gratuita ai
Sofferenti di tumore in fase avanzata ed avanzatissima »).
Vi è poi una città
addirittura che è ormai completamente « sotto controllo » e dispone persino di un
servizio di pronto soccorso oncologico, 24 ore al giorno. È proprio vero: questa
volta, almeno in questo settore della solidarietà, siamo in notevole vantaggio
rispetto alle poche esperienze straniere!
Non chiedetemi come siamo giunti a questo punto, perché non saprei probabil-
mente rispondervi; so per certo che se a questo siamo arrivati e se tutti quanti
noi crediamo di poter andare avanti, da soli od anche con il vostro aiuto, ciò sarà
da attribuirsi anche (o soprattutto?) a quei codici etico-morali che ci saremo
saputo imporre, piaccia o non piaccia ai politici, agli amministratori, ai « riforma-
tori » di professione e a tutti gli altri « addetti ai lavori ».
Allora? Siamo di nuovo al punto di partenza. Se sarò riuscito a portare dalla mia
parte anche solo un lettore, io (non l'editore forse) sarò già completamente
soddisfatto (...)
INDICE
0 INTRODUZIONE...... pag. 1
1 « IL DECALOGO »...... pag. 2
2 « IL DIALOGO »...... pag. 3
3-24 L'EUBIOSIA/L'EUTANASIA .... pagg. 5-8
25-52 LA FRATELLANZA (solidarietà, tolleranza, confidenza) . pagg. 8-12 e 39
53-71 LA SOFFERENZA...... pagg. 11 e 12-14
40 L'AMORE UNIVERSALE..... pag. 11
72 L'ACCANIMENTO TERAPEUTICO . . pag. 14
73 LA STRATEGIA DELL'ASSISTENZA
AI SOFFERENTI DI TUMORE . . . pag. 14
74 IL SENSO DI COLPA ..... pag. 15
75 L'ANSIA........ pag. 15
76 LA SPERANZA....... pag. 15
77-85 IL RUOLO DEL VOLONTARIO . . pagg. 16-17
86-98 SULLA MORTE....... pagg. 17-18
99 «L'ELEMOSINA»...... pagg. 18-23
100 e 101 L'IMPERFEZIONE...... . pag. 23
102 MORTE CON DIGNITÀ .... pag. 23
103 e 104 EMPATIA/APATIA...... pag. 23
105 I PARENTI DEL SOFFERENTE . . . pag. 24
106-119 LE VERITÀ........ pagg. 24-26
120 « IL NEO-SCHIAVISMO » . . . . pag. 26
121-197 PENSIERI SEMPRE PIÙ IN LIBERTA'
(Dio, sofferenza, barzellette, ecc.) . . . pagg. 26-32
161, 162,
163 e 164 LE DIMENSIONI DEL TEMPO . . . pagg. 29-30
165, 166,
167 e 168 L'OSPEDALE....... pag. 30
174, 175 e 176 LA POLITICA....... pag. 31
181 I POETI........ pag. 31
191 LA DROGA........ pag. 32
193 e 194 LA MORALE........ pag. 32
198 LA LIBERTA'....... pag. 33
199 IL SOGNO........ pag. 33
199 + 1 LA QUESTUA....... pag. 33
— IL RINGRAZIAMENTO..... pag. 34