
Periódicos
Garribba,IL CARBONE:NUOVE TECNOLOGIE E POLITICA ENERGETICA NAZIONALE,'83[energia
24,90 €
Modo Infoshop
(Bologna, Italia)
Los gastos de envío correctos se calculan una vez añadida la dirección de envío durante la creación del pedido. El vendedor puede elegir uno o varios métodos de envío: standard, express, economy o in store pick-up.
Condiciones de envío de la Librería:
Para los productos con un precio superior a 300 euros, es posible solicitar un plan de pago a plazos al Maremagnum. El pago puede efectuarse con Carta del Docente, Carta della cultura giovani e del merito, Administración Pública.
Los plazos de entrega se estiman en función de los plazos de envío de la librería y del transportista. En caso de retención aduanera, pueden producirse retrasos en la entrega. Los posibles gastos de aduana corren a cargo del destinatario.
Pulsa para saber másFormas de Pago
- PayPal
- Tarjeta de crédito
- Transferencia Bancaria
-
-
Descubre cómo utilizar
tu Carta del Docente -
Descubre cómo utilizar
tu Carta della cultura giovani e del merito
Detalles
Descripción
a cura di Sergio Garribba,
IL CARBONE:
NUOVE TECNOLOGIE E
POLITICA ENERGETICA NAZIONALE.
Franco Angeli Editore, Milano 1983, prima edizione,
brossura, 14x22 cm., pp. 430,
collana ECONOMIA E POLITICA DELL' ENERGIA,
diretta da F. Amman, U. Colombo, S. Vaccà,
in copertina fotografia di Luigi Veronesi, Particolare.
peso: g.491
cod.0196
CONDIZIONI DEL LIBRO: buone,
macchie in copertina
PREFAZIONE
di Sergio Vaccà
Tra innovazione tecnologica e politiche energetiche, che assegnano
al carbone un ruolo decisivo nella transizione verso strutture di offerta
meno dipendenti dal petrolio, vi è un legame intimo e ineludibile, la cui
importanza si sta manifestando nel tempo con sempre maggiore evidenza.
Al tema del carbone e del contributo che le nuove tecnologie potranno
dare allo sviluppo dei suoi usi, con particolare riferimento alla
situazione nazionale, sono appunto dedicate le sette relazioni settoriali
che costituiscono questo volume e la relazione più politica e propositiva
posta in apertura.
Diverse sono le ragioni dell'interesse per le nuove tecnologie di
trasformazione e utilizzo del carbone. La ragione più prossima sta nel
ruolo che tutti i paesi industrializzati assegnano nelle loro politiche
energetiche al carbone e che trova fondamento in tre presupposti
interrelati: l'abbondanza delle risorse esistenti, che non ha uguali per nessuna
altra fonte energetica fossile, la stabilità dell'approvvigionamento, il
minor costo per unità di energia primaria. Questi presupposti
rappresentano tuttavia solo una condizione necessaria, ma non sufficiente perchè
il carbone possa dare un apporto determinante nella sostituzione del
petrolio, a motivo dei molti ostacoli che ne limitano o impediscono una
completa valorizzazione. Gli ostacoli sono di diversa natura e richiedono
soluzioni tecniche ed organizzative articolate e complesse, che
investono tutte le fasi del ciclo carbonifero, dalla produzione mineraria fino
all'utilizzo del combustibile.
Il carbone non ha la flessibilità d'uso del petrolio e dei suoi derivati.
Pertanto, se il carbone deve rappresentare un'efficace alternativa, così
da contribuire alla realizzazione di una politica per la transizione
energetica, occorre accrescerne la versatilità e i potenziali utilizzi; ciò
comporta innovazioni tecnologiche rilevanti soprattutto per modificarne le
proprietà fisico-chimiche al fine di ottenere nuovi vettori energetici
intermedi e finali. Senza tali modifiche, il carbone sarebbe destinato a
rimanere un'opzione energetica piuttosto circoscritta. D'altra parte
l'impiego del carbone e le sue trasformazioni pongono anche problemi di
tutela dell'ambiente. Controllare, limitare o anche eliminare le possibili
conseguenze negative sugli ecosistemi significa impegnarsi in attività di
innovazione tecnologica, ed anche di gestione degli impianti, che si
prospettano assai impegnative e non ancora del tutto ben definibili, poiché
le esigenze di difesa dell'ambiente non solo sono in larga misura
specifiche per ciascun paese, ma sono destinate ad accentuarsi e a meglio
qualificarsi in un prossimo futuro.
Con queste premesse è certo che l'incidenza che il carbone potrà
avere nel sistema energetico nazionale dipenderà in modo essenziale dai
risultati che, sia pure secondo prospettive temporali più o meno ravvicinate,
può dare un impegno di ricerca, di sviluppo e dimostrazione su
processi e tecnologie di nuovo tipo o più avanzati. Non va però
dimenticato che le conoscenze e le esperienze in tema di nuove tecnologie e
processi appartengono in generale a pochi paesi e a relativamente pochi
soggetti industriali, i quali, spinti anche dalla necessità di valorizzare
una dotazione interna di risorse carbonifere e produttive, hanno da
tempo dedicato ingenti mezzi allo sviluppo di un proprio "know-how" e
"know-why". L'Italia non ha significative esperienze, nè è possibile che
si possano raggiungere entro tempi brevi obiettivi di autonomia tecnologica.
Dovendosi quindi importare le conoscenze tecniche necessarie, in
un momento in cui la politica nazionale di sviluppo degli usi energetici
del carbone sta muovendo i primi passi, è importante da un lato procedere
ad una selezione nell'ambito di una molteplicità di processi e di
sistemi oggi in corso di sperimentazione e, dall'altro lato, promuovere
iniziative ben finalizzate, tenendo conto delle preesistenze, delle connotazioni
ed esigenze specifiche che caratterizzano il contesto italiano.
Sotto tale profilo hanno valore: la necessità di accelerare il processo di
sostituzione del petrolio, i problemi di accettabilità sociale e di
compatibilità con l'ambiente posti dagli impianti che utilizzano il carbone, la
flessibilizzazione della strategia di approvvigionamento, la valorizzazione
delle risorse carbonifere nazionali, la graduale qualificazione e
diversificazione delle capacità di progetto, di ingegneria e di manifattura
dell'industria. Il dispiegamento di un adeguato impegno nel settore delle
tecnologie del carbone non riguarda infatti soltanto i soggetti più
direttamente interessati alla sua trasformazione energetica e utilizzo,
soprattutto l'ENEL e le industrie ad elevata intensità energetica, ma anche le
imprese che producono impianti; e ciò a prescindere dalla maggiore o
minore "appropriatezza" delle nuove tecnologie alla situazione italiana,
ovvero al formarsi o meno di una domanda potenziale sul mercato interno.
In presenza di una domanda esterna espressa dai paesi in cui le
tecnologie possono essere introdotte una volta giunte allo stadio della
maturità, la mancanza di un'efficace e robusta capacità di "accesso" alle
stesse tecnologie da parte delle imprese italiane operanti nel campo
della progettazione e costruzione di impianti, costituirebbe una grave
limitazione alla loro capacità di penetrazione commerciale sui mercati
all'esportazione.
Se obiettivo deve essere la definizione di una strategia nazionale
realistica, con cui si stabiliscano priorità e concertino programmi di
impegno nel campo delle nuove tecnologie, sono dunque essenziali lo
apporto e la partecipazione di quelle imprese e di quei soggetti le cui
iniziative sono oggi, o saranno in futuro, influenzate e anche determinate
dallo sviluppo degli usi energetici del carbone. A questi fini l'Istituto
di Economia delle Fonti di Energia ha promosso un apposito progetto
di ricerca, diretto e coordinato dal prof. Sergio Garribba con la collaborazione
del prof. Pietro Genco e dell'ing. Enrico Antognazza, a cui
hanno contribuito esperti, ricercatori e tecnici provenienti da quasi
tutte le industrie nazionali -. Agip, Agip Carbone, Agip Petroli,
AMNAnsaldo Impianti, Ansaldo-Divisione Breda GDV, Assoreni, Cesen, Enel
CRTN, Enel DCO, Fiat Engineering, Fiat TTG, Foster Wheeler Italiana,
Franco Tosi Industriale, Nuovo Pignone, Snam, Snamprogetti,
Tecnimont. Il progetto, avviato nel 1979 e concluso nel 1981, è stato
suddiviso in temi, ciascuno inerente ad una direzione di sviluppo tecnologico.
Ogni tema è stato studiato da un apposito gruppo di lavoro secondo
una metodologia di analisi, criteri e parametri per le valutazioni tecniche
ed economiche, uniformi e decisi in comune. Il coinvolgimento
diretto di esperti delle industrie, portatori di diverse conoscenze ed
esperienze, ha consentito di esaminare, in modo integrato, tutte le
implicazioni poste dalla valutazione di trasferibilità e adattabilità delle
tecnologie al sistema energetico italiano, attraverso l'esame e la verifica
delle strutture economico-produttive in cui tali tecnologie si inseriscono.
I risultati delle attività dei gruppi di lavoro sono stati raccolti in
documenti e rapporti presentati nel corso della Giornata di Studio "Le
nuove tecnologie del carbone nella politica energetica nazionale:
obiettivi per una strategia di ricerca e sviluppo ", tenuta a Milano presso la
Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche il 13 luglio 1981.
I dati, le informazioni e gli studi così predisposti sono stati riordinati,
rielaborati e aggiornati dal prof. Sergio Garribba e dall'ing. Enrico
Antognazza nelle relazioni ':per settori tecnologici" che costituiscono
gran parte del testo di questo volume. L'Istituto di Economia delle
Fonti di Energia, nell'assumersi pertanto la responsabilità delle
affermazioni e delle valutazioni ivi contenute, esprime un vivo
ringraziamento a tutti coloro che, avendo partecipato allo sforzo comune di
ricerca, hanno consentito di portare a compimento un lavoro che costituisce
un tentativo senza precedenti nell'attività di ricerca e nella letteratura
del nostro Paese.