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GOYA.Catalogo della mostra,De Luca 2000[arte,pittura,Palazzo Barberini,Roma
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Detalles
Descripción
GOYA.
Catalogo della Mostra,
Galleria Nazionale d'Arte Antica,
Palazzo Barberini, Roma,
18 marzo - 18 giugno 2000,
Edizioni De Luca, Roma 2000, prima edizione,
brossura, 24x30 cm., pp.XV-175,
con illustrazioni fotografichr in nero e a colori,,
peso: kg.1,11
cod 0112
CONDIZIONI DEL LIBRO: ottime, come nuovo
dai testi introduttivi
PREFAZIONE
La mostra "Goya", che viene inaugurata presso la Galleria Nazionale d'Arte
Antica a Palazzo Barberini, costituisce un'iniziativa di assoluto rilievo
ed è motivo di particolare compiacimento.
La presenza all' inaugurazione delle L.L.M.M. il Re e la Regina di Spagna e
del Presidente della Repubblica è testimonianza innanzitutto degli ottimi
rapporti che, anche in campo culturale, contraddistinguono le relazioni tra Italia
e Spagna, Paesi uniti da antichi legami e da un comune retaggio culturale.
Realizzata nell'ambito del grande progetto multidisciplinare Italia-Espana
2000, la mostra, attraverso dipinti, disegni e stampe, presenta un ricco
panorama della produzione del grande pittore che ci ha lasciato una testimonianza
così drammatica delle vicende del suo tempo.
Grazie alla generosità dei musei spagnoli possiamo ammirare opere di grande
intensità, dalla "Crocefissione" del Prado, all'"Annunciazione" di Siviglia,
dall'"Ombrellino" al "Venditore di vasellame", dal "Fantoccio" al "Colosso",
tra cui spicca il geniale ritratto della "Contessa di Chinchon", recentemente
acquistato dalla Spagna, mentre la stupenda "Famiglia dell'Infante Don Luis"
costituisce il contributo italiano all'evento.
Da questa mostra, la più ampia mai realizzata in Italia, Goya si riconferma
acuto e penetrante indagatore della psicologia umana nei suoi contrasti e
nelle sue contraddizioni e sorprendente precursore di tante esperienze dell'arte
moderna.
Il mio vivo ringraziamento va a quanti nei due Paesi con tanto impegno hanno
collaborato alla realizzazione di una manifestazione così significativa.
Lamberto Dini
Ministro degli Affari Esteri
E' per me 'un onore presentare questo catalogo della bellissima mostra
dedicata ad uno dei nostri pittori più universali, Francisco de Goya y
Lucientes, nella magnifica cornice di Palazzo Barberini, sede della Galleria
Nazionale di Arte Antica a Roma.
Questa mostra, assieme a quella dedicata a Caravaggio, presentata dal
Governo italiano nel Museo del Prado ed in quello delle Belle Arti di Bilbao alla
fine del 1999, costituisce senza dubbio l'evento più importante nell'ambito del
Programma di Cooperazione Culturale ispano-italiano 1998-2001. Con questa
mostra, la Spagna ha voluto corrispondere in modo qualitativamente degno al
lodevole sforzo compiuto dall'Italia che ha mostrato al pubblico spagnolo
l'opera di uno dei suoi più rinomati artisti.
Questa è la prima esposizione monografica su Goya organizzata a Roma, città
che il geniale aragonese conobbe bene durante il suo viaggio in Italia, viaggio
che influì profondamente nella sua creazione artistica. Ecco perché, il livello
delle opere qui presentate doveva essere tale da offrire una rigorosa scelta ed
accurata panoramica della produzione 'goyesca': dalla pittura cortigiana a
quella folcloristico-popolare, dal disegno e l'incisione ai cartoni per arazzi... anche
perché tutta la sua produzione costituisce un fedele specchio della Spagna
dell'Illuminismo ed il primo esempio di modernità nella pittura spagnola.
Con questa mostra, il Ministero spagnolo degli Affari Esteri conferma ancora
una volta, nell'ambito della sua politica culturale, i secolari legami che
uniscono la Spagna all'Italia, le cui società hanno ricevuto lungo i secoli un
prezioso influsso reciproco basato sulla nostra comune eredità mediterranea.
Oggi, il dinamismo che caratterizza i rapporti tra i nostri due paesi è
evidenziato nell'importante cooperazione culturale attraverso mostre di eccezionale
interesse e importanza come questa.
Abel Matutes
Ministro de Asuntos Exteriores
Avere la possibilità di apprezzare un significativo numero di opere di
Francisco de Goya a Roma nell'anno del Giubileo è un evento nell'evento: la
tradizione e l'antichità della ricorrenza giubilare, si coniugano con la modernità di
quello che Giulio Carlo Argan considerava l'iniziativa dell'arte contemporanea.
Le opere esposte in mostra ripercorrono in maniera efficace le diverse tappe
della sua carriera e i diversi stili formali adottati nel corso della medesima. Dalle
pitture giovanilifiduciose verso l'illuminismo e le conquiste della società, alle
ultime, severe, di più complessa interpretazione e per questo più vicine a quei
canoni estetici che oggi consideriamo familiari.
Goya era ed è un pittore figlio ed interprete di un'epoca di crisi, come dimostra,
anche, la splendida selezione della sua opera grafica esposta in mostra: "Los Disparates",
disegni e acqueforti che permettono di seguire il percorso creativo dell'artista
aragonese. Goya era ed è patrimonio ella cultura spagnola, ma allo stesso tempo
era ed è figlio della cultura europea: come negare la compresenza nella sua
pittura di riferimenti continui, tanto alla più alta tradizione figurativa spagnola,
quanto ai grandi maestri europei. Tra questi, senza dubbio, un ruolo
fondamentale è riservato agli italiani, da Tiziano a Tiepolo da Giaquinto a Pietro da Cortona.
E, come dimenticare d'altro canto, che il primo riconoscimento accademico
gli venne concesso da un'istituzione italiana, l'Accademia di Belle Arti di Parma;
e uno dei documenti più importanti riguardo alla formazione del pittore è il
celebre "Quaderno italiano".
In ragione di tutto ciò, siamo ben lieti di presentare questa Mostra, frutto della
collaborazione tra Italia e Spagna nel contesto del XVIII Programma di Cooperazione
Culturale, in special modo della collaborazione tra il Museo National del
Prado e la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma e la Galleria
Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini.
La direzione scientifica della Mostra e del Catalogo ha visto l'impegno della
dottoressa Manuela Mena Marqués, direttrice del dipartimento della pittura spagnola
del Settecento e di Goya del Museo National del Prado, è con lei che vogliamo
congratularti per i risultati ottenuti in un'impresa tanto ambiziosa come di
ardua realizzazione. Tali ringraziamenti devono essere estesi a Felipe V. Garin Llombart,
direttore dell'Accademia di Spagna a Roma, che ha condiviso con particolare
entusiasmo e spirito di collaborazione la direzione scientifica della Mostra e
del Catalogo, dimostrando che l'intesa tra istituzioni riesce a produrre risultati
di ottima qualità. Un ringraziamento finale va a José Manuel Matilla per il suo
contributo alla comprensione dell'opera grafica di Goya.
E evidente che un progetto come questo ha visto l'impegno generoso e la collaborazione
di numerose persone e istituzioni. A loro vogliamo rivolgere un sincero ringraziamento.
Fernando Checa
Direttore del Museo National del Prado
INDICE
Presentazioni
X
Lamberto Dirti
XI
Abel Matutes
XII
Giovanna Melandri
XIII
Mariano Rajoy Brey
XIV
Claudio Strinati
XV
Vernando Checa
1
Goya pittore
Manuela B. Mena Marqués
13
Sul rapporto tra Mengs e Goya
Mercedes Agueda
27
Roma al tempo di Goya
Aspetti della pittura nella seconda metà del Settecentc
Lorenza Mochi Onori
37
Catalogo/Dipinti
103
Catalogo/Disegni
107
Approccio ai Disparates* di Francisco de Goya
José Manuel Matilla
159
Una vita e un'opera tra due epoche
(1746-1828)
José Manuel Vita Andrade
167
Esposizioni
171
Bibliografia