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Pattaro,IO DEVO TU DEVI.LEZIONI DI FILOSOFIA DEL DIRITTO,2003 Gedit[manuale
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Detalles
Descripción
Enrico Pattaro,
IO DEVO TU DEVI.
LEZIONI DI FILOSOFIA DEL DIRITTO
PER L'ANNO ACCADEMICO 2003-2004.
Gedit Edizioni, Bologna 2003,
brossura, cm.24x17, pp.346,
peso: g.630
cod.1751
CONDIZIONI DEL LIBRO: come nuovo
Sommario
PARTE STORICA
Capitolo Primo
Alcune dottrine del diritto naturale
1.1 Diritto naturale versus diritto positivo 13
1.2 Il diritto naturale come volontà 14
1.3 Il diritto naturale in senso biologico 16
1.4 Il diritto naturale come ragione. La sistemazione tomistica:
lex aeterna, lex naturalis, lex humana, lex divina 18
1.5 Il diritto positivo come volontà produttiva di norme 21
1.6 I codici giusnaturalistici 25
Capitolo Secondo
Il positivismo giuridico nei paesi di lingua tedesca
2.1 Il formalismo dopo il primo Savigny, nella pandettistica e nella giu-
risprudenza dei concetti fino all'allgemeine Rechtslehre 29
2.2 Volontarismo, dualismo e statualismo nella concezione del diritto
positivo. Critica 33
2.3 La dottrina pura del diritto 38
2.3.1 Un diritto separato dalla morale e dalla natura 38
2.3.2 Il dover essere come categoria 40
2.3.3 La coazione come contenuto del diritto 43
2.3.4 Il diritto come tecnica di motivazione indiretta 46
2.3.5 Il volere produttivo di dover essere. La validità come oggettività
del dover essere 48
2.3.6 Ordinamenti statici e ordinamenti dinamici 53
2.3.7 La norma fondamentale presupposta 55
2.3.8 Validità ed efficacia 61
2.3.9 Validità e obbligatorietà. Critica 66
Capitolo Terzo
Il volontarismo giuridico empiristico nei paesi anglosassoni
3.1 L'Analytical Jurisprudence 71
3.2 Note critiche: stato, costituzione, rivoluzione 73
3.3 II realismo giuridico ingenuo 81
Capitolo Quarto
il realismo giuridico normativistico
4.1 Monismo ontologico 83
4.2 Realtà culturale del diritto 87
4.3 II realismo giuridico scandinavo 90
4.4 Hart sulla scia di Hàgerstrom 98
PARTE TEORICA
Capitolo Quinto
Una connotazione standard nella normativa giuridica
5.1 Diritto oggettivo e diritto soggettivo 111
5.2 Essere e dover essere 113
5.3 Bilateralità della norma 116
5.4 Fatto, atto e negozio giuridico 118
5.5 I caratteri differenziali del diritto 121
5.6 Imperatività 121
5.7 Astrattezza 128
5.8 Generalità 130
5.9 Coercibilità 131
5.10 Certezza 137
Capitolo Sesto
Normatività come credenza
6.1 Premessa 141
6.2 II comportamento 142
6.2.1 Fattispecie astratte e fattispecie concrete valide 142
6.2.2 I moventi del comportamento 145
6.2.3 Definizione di “credenza” 146
6.3 Le norme 148
6.3.1 Definizione di “norma” 148
6.3.2 Interiorizzazione di norme per assimilazione dall’ambiente sociale 150
6.3.3 II contenuto delle norme. Norme di condotta e norme di compe-
tenza 152
6.3.4 L’esistenza di una norma 154
6.3.5 II riferimento e i referenti di una norma 155
6.3.6 II vigore di una norma 156
6.3.7 L’efficacia di una norma 157
6.3.7.1 Le parti in gioco, il gioco delle parti 157
6.3.7.2 Deontia: praticanti e non praticanti 159
6.3.7.3 Nomia: osservanti e devianti 160
6.3.7.4 Anomia: conformismo e non conformismo 161
6.4 Ordinamenti normativi generati per sussunzione e deduzione 162
6.4.1 Da norme di condotta 162
6.4.2 Da norme di competenza 167
6.5 Quadro di sintesi: fattispecie astratte, possibilità performativa, ca-
pacità performativa, fattispecie concrete valide, attività normativa,
capacità normativa, autonomia, eteronomia, autorità 169
Capitolo Settimo
Il linguaggio
7.1 Usi ed effetti del linguaggio 173
7.1.1 L’uso espressivo del linguaggio e il suo effetto illativo 173
7.1.2 L’uso e l’effetto emotivo del linguaggio 175
7.1.3 L’uso e l’effetto rappresentativo del linguaggio: significante, enun-
ciato, significato, riferimento, referente 175
7.1.4 L’uso dichiarativo e l’effetto illativo del linguaggio 178
7.1.5 L’uso direttivo e gli effetti illativo, rappresentativo e conativo del
linguaggio 180
7.2 II linguaggio e i moventi del comportamento 183
7.2.1 Suggestione e carisma 183
7.2.2 Influenza circa i bisogni, gli interessi e i valori 186
7.2.3 Influenza circa le norme 187
7.2.4 II potere: promesse e minacce. L’interesse a conseguire un premio
o ad evitare un castigo 188
7.2.5 Autorità, eteronomia e produzione di norme mediante emanazione
di testi 189
Capitolo Ottavo
Il diritto e le sue fonti
8.1 Diritto e morale 191
8.2 II controllo sociale sui credenti e sui soggetti passivi 192
8.3 II diritto come dominio (Herrschaft) 196
8.4 Le fonti del diritto 208
8.4.1 Difficoltà terminologiche 208
8.4.2 Fonti di validità 209
8.4.3 Fonti di cognizione 211
8.4.4 Fonti di produzione 211
8.4.5 Fonti formali 214
8.4.5.1 Elaborazione di testi direttivi e loro validazione normativa
mediante emanazione: politica, scienza, dottrina giuridica,
tecnica redazionale, validazione normativa, interpretazio-
ne, validazione normativa dell’interpretazione 214
8.4.5.2 Attività normativa di governo (legislazione, amministrazio-
ne, autonomia privata) e attività normativa di controllo
(giurisdizione) 219
8.4.5.3 La legge 220
8.4.5.4 La giurisprudenza, ovvero le sentenze dei giudici. Signifi-
cati di “giurisprudenza”. La giurisprudenza come fonte del
diritto 224
8.5 Fonti informali. La consuetudine 231
Capitolo Nono
L’interpretazione del diritto
9.1 Reperimento dei testi normativi 239
9.2 Problemi linguistici circa l’interpretazione dei testi normativi 243
9.3 L’interpretazione alla luce di alcune disposizioni del codice civile e
del concetto di “significato” 247
9.4 Interpretazione come attività e interpretazione come risultato 254
9.5 Tipi di interpretazione 255
9.5.1 A seconda degli interpreti: autentica, giurisprudenziale, dottrinale 255
9.5.2 A seconda dei modi interpretativi: letterale, sistematica, logica 255
9.5.3 A seconda dei risultati interpretativi: dichiarativa, restrittiva, esten-
siva 257
Capitolo Decimo
L’integrazione e la sistematizzazione del diritto
10.1 Incompletezza degli ordinamenti giuridici. Come colmare le la-
cune 259
10.1.1 L'analogia legis 264
10.1.2 L'argumentum a contrario 265
10.1.3 L’argumentum a fortiori 266
10.1.4 L’argomento apagogico 267
10.1.5 L'analogia iuris 268
10.2 Incoerenza degli ordinamenti giuridici. Come risolvere le antino-
mie 274
10.3 II lavoro del giurista 278
10.3.1 Se sia scienza 278
10.3.2 Se sia fonte del diritto 284
APPENDICE
Capitolo Undicesimo
A proposito di principi e sistemi
11.1 Obiettivo del presente capitolo 289
11.1.1 Sinossi preliminare 289
11.1.2 Da Reichenbach a Pascal ad Aristotele 292
11.2 I principi nei sistemi assiomatico-deduttivi 298
11.2.1 Ragione scientifica (forte) e ragione opinante-deliberante (debo-
le). La scienza come geometria: Aristotele, Euclide e i principi
primi 298
11.2.2 Contesto della scoperta: conoscenza dei principi in scienza 300
11.2.3 Dal contesto della scoperta al contesto della giustificazione: Ari-
stotele come Platone 301
11.2.4 Conclusioni sui principi della scienza in Aristotele 303
11.3 I principi negli ordinamenti di deliberazioni (codici, leggi, rego-
lamenti, ecc.) 304
11.3.1 I principi dell’agire in Aristotele. L’opinione, il ragionamento
dialettico 304
11.3.2 La prudenza in rapporto ai principi dell’agire 306
11.3.3 I principi tra ragione e ragionevolezza 310
11.4 La recezione dei principi in diritto 313
11.4.1 Nella dottrina giuridica, in filosofia del diritto, nella teoria ge-
nerale del diritto, nella giurisprudenza e nella legislazione. Le
“regulae” come principi 313
11.4.2 Definitiones, regulae e principi in diritto romano 314
11.4.3 La tradizione della scienza giuridica romana in diritto comune 320
11.4.4 Ragion teoretica e ragion pratica: ragione forte e ragione debole 326
11.4.5 I principi di ragione in Tommaso d’Aquino 332
11.5 Dalla ragione all’autorità. La codificazione dei principi 341
11.5.1 Cenni preliminari 341
11.5.2 Ragione e autorità, filosofia e storia, giurisprudenza, arte in Vico342
11.5.3 Verità, Certezza, Ratio, Probabilità, Verisimiglianza in Vico 342
11.5.4 La ragione debole come autorità 343
11.5.5 Autorità in senso forte e autorità in senso debole 344
11.5.6 La recezione dei principi della ragione forte e dei principi della ra-
gione debole nelle codificazioni: autorità in senso forte 345