Detalles
Grabadores
PIRANESI Giovan Battista
Descripción
Focillon 126; Wilton-Ely 47
Descripción
Acquaforte, bulino e puntasecca, 1757, firmata in basso a destra. Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, con ampli margini, in eccellente stato di conservazione. Per la prima volta inclusa nelle Lettere di Giustificazione scritte a Milord Charlemont, questo esemplare è tratto da Opere Varie ed è databile a circa il 1760.Lettere di Giustificazione scritte a Milord CharlemontLâelemento essenziale che caratterizzava il Piranesi era quel certo gusto per la polemica che finì per contraddistinguere gli ultimi trenta anni della sua vita e che allo stesso tempo diede linfa vitale e fu la base delle sue geniali creazioni. Lâarma preferita per gli spunti polemici non erano però le parole, ma le immagini; il cercare di accusare, difendersi e polemizzare attraverso la grafica diede origine ad alcune tra le sue opere più sensazionali. Le Lettere di Giustificazione, ritenute la più importante opera polemica, sono basate sulle lettere scritte al nobiluomo irlandese Lord Charlemont, che oltre a non aver mantenuto la promessa di finanziare le Antichità Romane, ignorava totalmente le lettere di protesta inviategli dal Piranesi. Il testo dellâopera, pubblicata a Roma nel 1757, riproduce due delle lettere a Charlemont, oltre ad unâaltra indirizzata a Padre Peter Grant, che si era proposto come paciere nella disputa. Lâopera sintetizza problemi ben più seri di un semplice litigio, rappresentando i mutamenti che intervengono nei rapporti tra artisti e mecenati nella seconda metà del diciottesimo secolo. Lâartista, che con il suo lavoro si proponeva di lasciare un segno importante ai posteri documentando i reperti relativi alla storia romana, si riteneva meritevole del rispetto di Lord Charlemont. Pertanto questo lavoro di protesta teneva a dissociare il nome del nobile irlandese dalle Antichità Romane, essendo per queste un indegno patrono, al punto tale che il Piranesi ne aveva già cancellato dal frontespizio del primo volume la scritta con cui gliele dedicava. Nellâopera lâartista, oltre ad alcune vignette satiriche sul conto del Charlemont, riprodusse in piccolo formato i quattro frontespizi principali contenuti nel principale lavoro archeologico. Questi piccoli capolavori, suscitarono molto entusiasmo nellâartista, che decise di inserire le lastre nella nuova edizione di Opere Varie pubblicata allâinizio degli anni sessanta.