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Bologna
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FOSSOMBRONI Vittorio
Descripción
Carta delle Paludi Pontine tratta dalle Opere idrauliche del cavaliere Vittorio Fossombroni con una dissertazione idrometrica del cav. Pietro Paoli, stampato a Bologna da Jacopo Marsili nel 1824. Nel quarto capitolo dell’opera il Fossombroni pubblica il Saggio sulla bonificazione delle Paludi Pontine. La carta si riferisce alla regione già con le modifiche apportate sotto papa Pio Sesto e venne ideata, probabilmente, intorno al 1811, quando Fossombroni presiedette la Commissione per la bonifica delle Paludi Pontine. Vittorio Fossombroni (1754-1844) dopo la laurea all’Università di Pisa, dove si laureò nel 1778 in ' utroque jure, frequentò, nell'ambiente fiorentino, un gruppo di studiosi di problemi di idraulica e ingegneria e di matematici fra cui Giovanni Fabbroni e Leonardo Ximenes; divenne Socio dell'Accademia dei Georgofili, i cui membri condividevano da tempo l'interesse per i problemi delle bonifiche. In particolare, l'attenzione di Fossombroni si rivolse alle condizioni dell'Aretino, sua zona di origine, con lo scopo del risanamento delle zone paludose della Valdichiana e al riguardo sviluppò un piano sistematico di bonifica idraulica, attraverso il metodo delle colmate. Nel 1782 fu nominato Visitatore dei beni dell'Ordine di S. Stefano in Val di Chiana, avendo così l'opportunità di studiare sul campo le teorie in materia di “scienza delle acque”. Dal 1784 divenne membro dell'Accademia delle Scienze dei XL, sulle cui «Memorie» pubblicò nel 1786 i suoi ' Studi sopra la distribuzione delle alluvioni. Il Granduca Leopoldo lo nominò nel 1788 Soprintendente alla bonifica della Val di Chiana dopo la lettura del manoscritto delle ' Memorie idraulico-storiche sulla Val di Chiana ' (pubblicato l'anno seguente) incarico che mantenne fino al 1828 e per il quale si dimise nel 1793 dalla carica di Visitatore dei beni dell'Ordine. Nel 1811 presiedette la Commissione per la bonifica delle Paludi Pontine. Acquaforte, pieghe di carta come pubblicata, in ottimo stato di conservazione. Carta delle Paludi Pontine tratta dalle Opere idrauliche del cavaliere Vittorio Fossombroni con una dissertazione idrometrica del cav. Pietro Paoli, stampato a Bologna da Jacopo Marsili nel 1824. Nel quarto capitolo dell’opera il Fossombroni pubblica il Saggio sulla bonificazione delle Paludi Pontine. La carta si riferisce alla regione già con le modifiche apportate sotto papa Pio Sesto e venne ideata, probabilmente, intorno al 1811, quando Fossombroni presiedette la Commissione per la bonifica delle Paludi Pontine. Vittorio Fossombroni (1754-1844) dopo la laurea all’Università di Pisa, dove si laureò nel 1778 in ' utroque jure, frequentò, nell'ambiente fiorentino, un gruppo di studiosi di problemi di idraulica e ingegneria e di matematici fra cui Giovanni Fabbroni e Leonardo Ximenes; divenne Socio dell'Accademia dei Georgofili, i cui membri condividevano da tempo l'interesse per i problemi delle bonifiche. In particolare, l'attenzione di Fossombroni si rivolse alle condizioni dell'Aretino, sua zona di origine, con lo scopo del risanamento delle zone paludose della Valdichiana e al riguardo sviluppò un piano sistematico di bonifica idraulica, attraverso il metodo delle colmate. Nel 1782 fu nominato Visitatore dei beni dell'Ordine di S. Stefano in Val di Chiana, avendo così l'opportunità di studiare sul campo le teorie in materia di “scienza delle acque”. Dal 1784 divenne membro dell'Accademia delle Scienze dei XL, sulle cui «Memorie» pubblicò nel 1786 i suoi ' Studi sopra la distribuzione delle alluvioni. Il Granduca Leopoldo lo nominò nel 1788 Soprintendente alla bonifica della Val di Chiana dopo la lettura del manoscritto delle ' Memorie idraulico-storiche sulla Val di Chiana ' (pubblicato l'anno seguente) incarico che mantenne fino al 1828 e per il quale si dimise nel 1793 dalla carica di Visitatore dei beni dell'Ordine. Nel 1811 presiedette la Commissione per la bonifica delle Paludi Pontine. Acquaforte, pieghe di carta come pubblicata, in ottimo stato di conservazione. Cfr.