Suite raffigurante i 4 continenti, finemente incisi ad acquaforte e bulino, databili al 1590/95 ca. La carta dell’Asia è firmata in lastra, in basso a sinistra. Magnifiche prove, ricche di toni, impresse su carta vergata coeva con filigrana “ancora in un cerchio sormontato da fiore” con relativa contromarca (Briquet 571, Woodward 178), ampi margini, in perfetto stato di conservazioneLe mappe, secondo Philip Burden e Richard Betz, sono databili al 1605 e derivano chiaramente da quelle pubblicate nella Universale Fabrica del Mondo di Giovanni Lorenzo Anania, Venezia 1582. Si differenziano principalmente per dimensione e per scala di gradazione. Tuttavia ci permettiamo di discordare dalla datazione attribuita da Burden e Betz, ritenendo queste opere del Rosaccio databili al periodo 1590/95. Le mappe erano infatti accompagnate dalla carta del mondo che Rodney Shirley include tra quelle aggiunte nella nuova ristampa di The Mapping of the World, elencandone un solo esemplare conosciuto, che si trova nella Biblioteca Municipale di Grenoble. Shirley data la mappa all’ultimo decennio del XVI secolo. A conclusione dello studio su questo inusuale gruppo cartografico, possiamo evidenziare che questo set rappresenta una prima stesura del Rosaccio per la realizzazione delle carte successivamente inserite nella sua Geografia ed anche nelle Relationi Universali del Botero. Le opere, probabilmente realizzate in pochissimi esemplari, non furono mai inserite in nessuna pubblicazione, e si presentano su fogli intonsi, a pieni margini, stampate su carta con filigrana che il Briquet indica fabbricata a Verona intorno al 1583, ed il Woodward riscontra in altre mappe del periodo 1580 e 1594. Diverse sono anche le dimensioni delle lastre, ma questo probabilmente perché gli studiosi si sono trovati ad esaminare esemplari rifilati all’interno del rame.Giuseppe Rosaccio, medico e geografo, è noto per alcune opere geografiche e cosmografiche, che, sebbene di non gran mole, gli procurarono qualche fama e furono più volte ristampate. Tra esse il Teatro del Cielo e della Terra (Venezia 1595), il Mondo e le sue parti, cioè Europa, Affrica, Asia et America (Verona 1596), il Microcosmo (Firenze 1600), il Mondo elementare e celeste (Treviso 1604), il Discorso sulla nobiltà ed eccellenza della Terra (Firenze, s. a.). Egli curò anche un'edizione della Geografia di Tolomeo, stampata a Venezia nel 1599, corredandola con alcuni Discorsi e 42 tavole nuove. Set omogeneo, di straordinaria rarità. - EARLY ISSUE, UNRECORDED - Suite depicting the 4 continents, finely etched with etching and engraving, dating to 1590/95 approx. The map of Asia is signed in the plate, lower left. Magnificent proofs, rich tones, printed on contemporary laid paper with watermark "still in a circle surmounted by flower" with the countermark (Briquet 571, 178 Woodward), wide margins, in perfect conditionThe maps, according to Philip Burden and Richard Betz, can be dated back to 1605 and are clearly derived from that published in the Universale Fabrica del Mondo by Giovanni Lorenzo Anania, Venice 1582. They differ mainly in size and scale of gradation. However, we would disagree on the dating attributed by Burden and Betz, considering these works of Rosaccio dating from the period 1590/95. The maps were in fact accompanied by a map of the world that includes Rodney Shirley among those added to the new reissue of The Mapping of the World, listing only known specimen, which is located in the Municipal Library of Grenoble. Shirley dated the map at the last decade of the sixteenth century. At the conclusion of the study of this unusual maps, we can that describe this set is a first issue of Rosaccio’s maps later incorporated in his "Geographia" and also in the Relationi Universali by Botero. The works, probably made in a few examples, were never included in any publication, and are on uncut sheets, with full margins, printed on paper with a watermark that indicates Briquet manufactured in Verona around 1583, and Woodward found in other maps of the period 1580 to 1594. There are also different sizes of plates, but this is probably because scholars have found to examine specimens trimmed in copper.Homogeneous set of extraordinary rarity. Cfr. Burden, The Mapping of North America, 149; Shirley, The Mapping of the World, 174A, Betz, The Mapping of Africa, 51; Briquet, Les Filigranes, 571. Dimensioni circa 210x260 ognuna