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Grabados

FALDA Giovanni Battista

Fontana su la Piazza Farnese del Ser.mo S.r Duca di Parma.

1680

no disponible

Antiquarius Libreria (Roma, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1680
Lugar de impresión
Roma
Formato
290x220
Grabadores
FALDA Giovanni Battista

Descripción

Tavola della serie Le Fontane di Roma, edita da Giovanni Giacomo de Rossi alla Pace, senza data ma intorno al 1680. Falda, che muore a Roma nel 1678, incise le tavole del primo e del secondo volume, intitolati rispettivamente dal titolo Le Fontane di Roma nelle Piazze, e luoghi publici della città e Le fontane delle ville di Frascati, nel Tusculano. Le tavole del terzo e quarto volume, Le fontane ne' palazzi e ne' giardini di Roma e Le fontane del giardino Estense in Tivoli, furono, invece, incisi da Giovanni Francesco Venturini. Falda, nativo di Valduggia, all'età di 14 anni fu inviato a Roma ed affidato alle cure di uno zio che lo segnalò a Gian Lorenz Bernini. Ma fu l'incontro con lo stampatore Giovanni Giacomo De Rossi a segnare una svolta nella carriera artistica del Falda: infatti il suo talento venne indirizzato dall'editore all'arte dell'incisione. Il suo tirocinio nella tipografia romana venne benevolmente accolto alla corte papale, tanto che Alessandro VII gli affidò l'incarico di disegnare le fabbriche della residenza di Castel Gandolfo. Nel 1665 Falda diede alle stampe per l'editore De Rossi il suo capolavoro: le tavole del primo libro del Nuovo Teatro delle fabbriche, et edificii, in prospettiva di Roma moderna sotto il felice pontificato di n. s. Alessandro VII, al quale seguirono, tra il 1665 e il '69, il secondo ed il terzo. L'opera aveva lo scopo di divulgare la nuova immagine di Roma: il Papa, infatti, decise di aprire nuove strade, di abbellire con fontane e monumenti la città, anche a dimostrazione della potenza finanziaria e culturale della sua famiglia. Con il Nuovo Teatro, come poi con le successive raccolte dedicate alle fontane e ai palazzi, Falda diventò il divulgatore di questi aspetti; le sue vedute incise, caratterizzate dall'attenzione sia alle regole prospettiche sia agli effetti scenografici, sfruttano abilmente il vigore della linea e la ricchezza del contrasto fra bianco e nero, in sintonia con i criteri spaziali dell'arte barocca. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia The Illustrated Bartsch, vol. 47/2, pp.4-28. Olschki, Choix, XI, 16899; Rossetti 4830.
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