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Grabados

FLORIMI Matteo

HISPANIAE nova descriptio

1600

1250,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1600
Lugar de impresión
Siena
Formato
478 X 357
Grabadores
FLORIMI Matteo

Descripción

Nel cartiglio ornato in basso a destra, troviamo il titolo: HISPANIAE nova descriptio. Nel più piccolo cartiglio in basso a sinistra troviamo le scale metriche: Scala di miglia Italiane 90 (90 miglia, pari a mm 50) e la Scala leucarum 30 (30 leghe, pari a mm 60). Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali: Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord è in alto. Graduazione ai margini di 10’ in 10’, da 34° 30’ a 44° 42’ di latitudine e da 10° a 26° 12’ (da 9° 10’ a 26° 55’ lato in alto) di longitudine. Carta anonima, priva di data ed indicazioni editoriali. Si tratta di una fedele derivazione della Regni Hispaniae Postomnivm Editiones Locvpletissima Descriptio di Abraham Ortelius pubblicata per la prima volta ad Anversa nel 1570. Sebbene non firmata, la carta è da attribuirsi, senza ombra di dubbio, alla tipografia di Matteo Florimi. La lastra sembra riconducibile alla mano dell’incisore fiammingo Arnoldo di Arnoldi, che lavorava già per Giovanni Antonio Magini. Il periodo di collaborazione tra il Florimi e l’Arnoldi è riconducibile agli anni 1600-1602 e produsse un discreto numero di mappe. Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva con filigrana non leggibile, rifilata al rame, minime abrasioni lungo la piega centrale visibili al verso, ' per il resto in ottimo stato di conservazione. Opera molto rara, censita per soli 5 esemplari istituzionali in Bifolco-Ronca (cfr. ' Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, p. 1194). Matteo Florimi (Polistena 1540 circa – Siena 1613) fu editore e commerciante di libri e di stampe. Di origini calabresi, si stabilì a Siena nel 1581, con un negozio in Banchi. L’attività calcografica di Matteo Florimi fu più volte affiancata da veri e propri maestri incisori come Cornelis Galle, Arnoldo degli Arnoldi, Pietro de Iode, Jan Sadeler e artisti come Francesco Vanni, Ventura Salimbeni e Alessandro Casolani, con i quali lo stampatore ha collaborato per la preparazione di soggetti sacri. L’attività cartografica del Florimi produsse stampe di moltissime città e territori di tutto il mondo, che non furono mai disegnati per lui, ma furono manipolazioni di rilievi già esistenti, o di carte edite da altri stampatori. Nella seconda metà del XVI secolo la curiosità geografica e il desiderio di viaggiare, erano molto sentiti, e il Florimi fu lungimirante nel dedicarsi alla produzione di vedute di città a volo d’uccello il più possibile fedeli, destinate a mostrare luoghi mai visti difficilmente visitabili. ' Il Florimi si inserì perfettamente in questo filone di mercato e contribuì al perfezionamento della nuova “ondata” di rappresentazioni cartografi che copiando alcune stampe di Antonio Lafreri, Claude Duchet, Abraham Ortelius e venendo a sua volta contraffatto. Per quanto riguarda il lavoro di incisione delle carte, nel 1600, Matteo Florimi chiamò a lavorare presso la sua bottega l’incisore fiammingo Arnoldo degli Arnoldi con la promessa di un maggior compenso rispetto a quello che gli elargiva Giovanni Antonio Magini, presso cui l’artista operava. Quest’offerta del Florimi scatenò le ire del Magini che, pur senza farne il nome, lo chiama “invidioso contraffattore” per avergli sottratto un così abile cartografo. La collaborazione tra il Florimi e l’Arnoldi durò solo due anni (1600-1602), ma fu abbastanza produttiva: insieme stamparono lo Stato di Siena, la Choronografia Tusciae, la Nuova descrittione della Lombardia, l’Europa, l’America e la Descrittione Universale della Terra. Bibliografia Bifolco-Ronca, ' Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo ' (2018), tav. 470; H.A.M. van der Heijden, ' Matteo Florimi (+1613) – Landkarten und Stadtplanverleger in Siena, in “Florilegium Cartographicum”, Lipsia (1993): n. 9; Hernando Rica (1995): p. 79. In the ornate cartouche at the bottom right, we find the title: HISPANIAE nova descriptio. In the smallest cartouche at the bottom left we find the metric scales: Scala di Miglia Italiane 90 (90 miles, equal to 50 mm) and Scala leucarum 30 (30 leagues, equal to 60 mm). Orientation in the four sides in the center with the name of the cardinal points: Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, north is at the top. Graduation in the margins of 10' in 10', from 34° 30' to 44° 42' of latitude and from 10° to 26° 12' (from 9° 10' to 26° 55' top side) of longitude. Anonymous map, without date and editorial indications. It is a faithful derivation of the Regni Hispaniae Postomnivm Editiones Locvpletissima Descriptio by Abraham Ortelius published for the first time in Antwerp in 1570. Although unsigned, the map is attributed to the typography of Matteo Florimi. The plate appears engraved by the Flemish engraver Arnoldo di Arnoldi, who was already working for Giovanni Antonio Magini. The period of collaboration between Florimi and Arnoldi can be traced back to the years 1600-1602 and he produced a fair number of maps. Etching and engraving, printed on contemporary laid paper with illegible watermark, trimmed to the borderline, minimal abrasions along the central fold visible on verso, otherwise in excellent condition. Very rare work, registered for only 5 institutional examples according Bifolco-Ronca (cf. Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, p. 1194). Matteo Florimi (Polistena c. 1540 - Siena 1613) was a publisher and merchant of books and prints. Of Calabrian origin, he settled in Siena in 1581, with a store “in Banchi”. Matteo Florimi's chalcographic activity was several times joined by master engravers such as Cornelis Galle, Arnoldo Arnoldi, Pieter de Iode, Jan Sadeler and artists such as Francesco Vanni, Ventura Salimbeni and Alessandro Casolani, with whom the printer collaborated in the preparation of religious subjects. Florimi's cartographic activity produced prints of many cities and territories around the world, which were never drawn for him, but were manipulations of already existing reliefs, or of maps published by other printers. In the second half of the sixteenth century, Florimi was far-sighted in devoting himself to the production of bird's-eye views of cities as faithfully as possible. ' Florimi copied some maps by Antonio Lafreri, Claude Duchet, Abraham Ortelius. As far as map engraving work was concerned, in 1600, Matteo Florimi called the Flemish engraver Arnoldo degli Arnoldi to work in his workshop with the promise of greater compensation than that bestowed upon him by Giovanni Antonio Magini, with whom the artist was working. This offer by Florimi triggered the wrath of Magini, who, though not naming him, called him an "envious counterfeiter" for stealing such a skilled cartographer from him. The collaboration between Florimi and Arnoldi lasted only two years (1600-1602), but it was quite productive: together they printed the Stato di Siena, ' la ' Choronografia Tusciae, ' la Nuova descrittione della Lombardia, l’Europa, l’America ' and the ' Descrittione Universale della Terra. Bibliografia Bifolco-Ronca, ' Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo ' (2018), tav. 470; H.A.M. van der Heijden, ' Matteo Florimi (+1613) – Landkarten und Stadtplanverleger in Siena, in “Florilegium Cartographicum”, Lipsia (1993): n. 9; Hernando Rica (1995): p. 79. Cfr.
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