Carta geografica raffigurante Sicilia, Sardegna, Malta, Elba, Corfù e Djerba. I disegni delle isole, inseriti in una cornice molto semplice, con i nomi latini dei punti cardinali sui lati, desunti da altri autori o elaborati ex novo dallo stesso Ortelio, hanno misure, scale e semiologia assai diverse tra loro. Nella carta della Sicilia, "descripta a iacobo castaldo pedemontano cosmographo", il Monte Pellegrino è indicato da un tronco di cono e i vulcani con fiammelle; i fiumi con un tratto forte; le coste sono ricche di piccole insenature; il mare, solcato da un veliero, è a puntini. L'isola di Corfù è abbastanza precisa, con la città di Kerkyra in grande evidenza, in cui si notano il porto e l'istmo che collega l'antico forte all'isola. Nel disegno di Zerbi i monti sono segnati con mucchi di talpa e guglie, i banchi di sabbia con puntini, il canale con una doppia linea; il mare con file di triangoli. Anche nell'isola d'Elba i monti sono a mucchi di talpa, il mare è disegnato con strisce bianche e nere a zig zag. Porto Ferraio, enorme rispetto all'isola, è dotato di mura, porte, torri e castello. Nella piccola immagine di Malta i fiumi sono ottenuti con una doppia linea e il mare con linee ondulate. È presente anche un veliero che sta affondando. Carta tratta dal ' Theatrum Orbis Terrarum ' e che è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il ' privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il ' Theatrum ' rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del ' Theatrum ' furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients. “Si tratta forse della più famosa e diffusa immagine della Sicilia, a seguito del grande successo editoriale del ' Theatrum Orbis Terrarum ' di Abraham Ortelius (1528-1598). La fonte è dichiarata nel titolo inserito nella carta: "Insula descripta a Iacobo Castaldo Pedemontano cosmographo". La dimensione ridotta, dovuta all'inserimento di altre cinque isole del Mediterraneo, non consente di stabilire se si tratta di una copia dalla carta di Gastaldi del 1545 oppure della edizione fiamminga curata da Cock nel 1553, come ipotizzato da Almagià. Comunque l'immagine gastaldina raggiunge, con Ortelius, il massimo della diffusione e della notorietà. Sul ' Theatrum ' di Ortelius e sulla sua attività è stato scritto moltissimo e tutta la sua attività cartografica è stata esplorata in ogni dettaglio e si rimanda agli studi specifici indicati in bibliografia per gli ulteriori approfondimenti, anche in relazione al testo e alle sue molteplici varianti, che consentono di risalire con molta precisione all'edizione di provenienza di qualsiasi carta sciolta. Relativamente alla Sicilia si riscontra una sola variazione al rame avvenuta tra il 1592 e il 1595: dietro la scritta "Sicilia insula" viene aggiunto il puntinato del mare che mancava nelle precedenti edizioni. Del foglio con le isole del Mediterraneo di Ortelius risultano stampati oltre 8000 esemplari (Van den Broeke 2011) dei quali 250 sono relativi alla prima edizione francese.” (Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", p. 158). Incisione in rame, eccellente coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione. ' Bibliografia: Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", pp. 158-161, n. 37; Imago Siciliae p. 79. Detailed maps of the islands of Sicily, Malta, Sardinia, Corfu, Elba and Zerbia, from the 1587 French edition of Ortelius' ' Theatrum Orbis Terrarum, the first modern Atlas of the World. Includes a number of sailing ships, including a sinking vessel off Malta's coast, which is a reference to St. Paul's ship. Based upon maps by Lafreri and Jean Quintin. A gorgeous full color example, with wide margins. Map taken from the ' Theatrum Orbis Terrarum, which is considered the first true modern "Atlas". The work was published in 7 languages and 36 editions, for which - in 1570 - Ortelius obtained the privilege, a kind of copyright that prevented other cartographers from publishing his works. The ' Theatrum ' represented the most advanced work of cartographic description. Ortelius collected in it the geographical and cartographic knowledge of his time, proposing in 147 spectacular engraved plates the most faithful image of the world then known and, in some extraordinary "historical maps", regions and routes taken from literature, mythology, tradition. Ortelius was also the first to cite sources, mentioning the names of cartographers in the "catalogus auctorum". From 1598 to 1612 the posthumous editions of the ' Theatrum ' were made by his collaborator Johannes Baptiste Vrients. “Si tratta forse della più famosa e diffusa immagine della Sicilia, a seguito del grande successo editoriale del ' Theatrum Orbis Terrarum ' di Abraham Ortelius (1528-1598). La fonte è dichiarata nel titolo inserito nella carta: "Insula descripta a Iacobo Castaldo Pedemontano cosmographo". La dimensione ridotta, dovuta all'inserimento di altre cinque isole del Mediterraneo, non consente di stabilire se si tratta di una copia dalla carta di Gastaldi del 1545 oppure della edizione fiamminga curata da Cock nel 1553, come ipotizzato da Almagià. Comunque l'immagine gastaldina raggiunge, con Ortelius, il massimo della diffusione e della notorietà. Sul ' Theatrum ' di Ortelius e sulla sua attività è stato scritto moltissimo e tutta la sua attività cartografica è stata esplorata in ogni dettaglio e si rimanda agli studi specifici indicati in bibliografia per gli ulteriori approfondimenti, anche in relazione al testo e alle sue molteplici varianti, che consentono di risalire con molta precisione all'edizione di provenienza di qualsiasi carta sciolta. Relativamente alla Sicilia si riscontra una sola variazione al rame avvenuta tra il 1592 e il 1595: dietro la scritta "Sicilia insula" viene aggiunto il puntinato del mare che mancava nelle precedenti edizioni. Del foglio con le isole del Mediterraneo di Ortelius risultano stampati oltre 8000 esemplari (Van den Broeke 2011) dei quali 250 sono relativi alla prima edizione francese.” (Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", p. 158). Copper engraving, contemporary coloring, in good condition. ' Bibliografia: Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", pp. 158-161, n. 37; ' Imago Siciliae p. 79. Cfr.