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Grabados

La Figurella [Edicola votiva].

18,00 €

COLONNESE Studio Bibliografico di Vladimiro Colonnese

(Napoli, Italia)

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Detalles

Materia
Napoli, Costumi, Padre Rocco

Descripción

Incisione su rame di Gnaccarini, da un disegno di Ciuli. 1839, mm 190×137 (alla battuta), mm 198×147 (foglio). Didascalia sovrapposta. Lievemente rifilata al margine inferiore, ma in buone condizioni . Tratta da: L’Omnibus Pittoresco Un angolo caratteristico di Napoli con, sullo sfondo, “la figurella” e la silhouette di “padre Rocco”. Non comune. La “figurella” era il nome attribuito alle edicole votive nate per iniziativa di un frate domenicano padre Rocco. Fu sua l’iniziativa di disseminare le vie di Napoli di immagini sacre e di invitare i fedeli ad accendere lumini, illuminando così le strade e scoraggiando i malviventi. «Nel corso dell’anno 1782 morì a Napoli, in età di 82 anni, un monaco domenicano, più popolare, e più celebre pe’ suoi sermoni, di quel che non sono stati in Francia Flechier, Fenelon, Bossuet, ed anche il piccolo Padre Andrea di faceta memoria. Questo monaco si chiamava Padre Rocco. Egli era più potente a Napoli del Sindaco, dell’Arcivescovo, ed anche del Re.» [Alexandre Dumas, I Borboni di Napoli, 1863] Gregorio Maria Rocco (Napoli 1700–1782) è stato un frate domenicano dotato di grande carisma. Nella città di Napoli si prodigò in opere di assistenza e di apostolato per alleviare la sofferenza di poveri ed emarginati e combattere il vizio in tutte le sue forme. Grande la considerazione che gli veniva attribuita presso la corte borbonica: fu lui l’ispiratore in Carlo III di Borbone, della costruzione del Real Albergo dei Poveri (1751-1829) su progetto dell’architetto Ferdinando Fuga, per dare ricovero ai diseredati.Fu sua l’iniziativa dell’illuminazione delle strade napoletane, fino allora inesistente, per contrastare i banditi che sul far del buio assaltavano i viandanti. Essendosi dimostrato vano il tentativo di illuminare le strade con lampade ad olio che venivano subito rimosse dai malintenzionati, era ricorso ad un gesto astuto. Facendo leva sul sentimento religioso popolare, aveva fatto apporre immagini sacre sui muri delle case, sollecitando i fedeli ad accendere a sera un lumino. Particolare zelo dedicò alla gioventù napoletana per sottrarla alla delinquenza e al vizio facendo costruire case di accoglienza e di istruzione.
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