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Grabados

BEATRICETTO Nicolas Beatrizet detto

La strage dei Niobidi

1541

1250,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1541
Formato
445 X 340
Grabadores
BEATRICETTO Nicolas Beatrizet detto

Descripción

Bulino, 1541, datato in lastra in basso a destra, dopo il nome dello stampatore 'ANT. S. ROMAE 1541'. Esemplare nel secondo stato di tre, con l’excudit di Salamanca. Da un soggetto di Francesco Salviati. Nel margine inferiore, iscrizione in latino: 'NATORVM NIOBE ET NVMERO ET VIRTVTE SVPERBA/LATINOAE SPREVIT NVMINA SANCTA DEAE//DISCITE QVAM NVLLI CONTEMNERE DIVOS/QVAM STVLTVM HVMANIS FIDERE DIVITIIS//AVFERT VNA DIES DISSEPTEM PIGNORA NATOS/ET NATAS MATER VERTITVR IN LAPIDEM//REDDIDIT ANTONI MANVS OMNIA SED SINE SENSV/HVNC NIOBE LAEDENS NVMINA NON HABVIT'.Buona prova, impressa su carta vergata coeva con filigrana “aquila nel cerchio con corona”, rifilata al rame, tracce della piega centrale, per il resto in ottimo stato di conservazione.La composizione deriva da un disegno conservato presso l’Ashmolean Museum, Oxford (inv. n. 682), attribuito a Francesco Salviati, e raffigura l’episodio mitologico dell’uccisione dei figli di Niobe da parte di Apollo e Diana, narrato nelle Metamorfosi di Ovidio (VI, 146-312): Apollo e Diana, trasportati sulle nubi, giungono nei pressi di Tebe (vv. 216-217) e scagliano frecce contro i figli di Niobe per vendicare le offese arrecate dalla regina di Tebe alla loro madre, Latona.Niobe, che nel racconto ovidiano ha sette figli maschi e altrettante figlie femmine, aveva osato vantarsi di essere più prolifica di Latona, che aveva avuto solo due gemelli, Apollo e Diana. L’attribuzione dell’incisione non è unanime: Bartsch elenca l’opera tra quelle della scuola di Marcantio Raimondi, da un soggetto di un artista fiorentino; Massari, per ragioni stilistiche, respinge l’attribuzione a Giulio Bonasone, pure avanzata, riscontrando maggiori analogie con altre opere di Nicolas Beatrizet, in particolare con La Morte di Meleagro ' (Bartsch XV.260.41). La tesi è sostenuta anche da Cirillo Archer. Engraving, 1541, dated and inscribed with publisher's address and date lower right: 'ANT. S. ROMAE 1541'. Second state of three, with Salamanca’ address.In the margin 'NATORVM NIOBE ET NVMERO ET VIRTVTE SVPERBA/LATINOAE SPREVIT NVMINA SANCTA DEAE//DISCITE QVAM NVLLI CONTEMNERE DIVOS/QVAM STVLTVM HVMANIS FIDERE DIVITIIS//AVFERT VNA DIES DISSEPTEM PIGNORA NATOS/ET NATAS MATER VERTITVR IN LAPIDEM//REDDIDIT ANTONI MANVS OMNIA SED SINE SENSV/HVNC NIOBE LAEDENS NVMINA NON HABVIT'.Good impression, printed on contemporary laid paper with “eagle crowned in the circle”, trimmed close to platemark, central fold visible, otherwise very good condition.The subject of this engraving is taken from Ovid’s Metamorphoses (VI, 146-312): Apollo and Diana killed the Niobe’s seven daughters and seven sons, for the insult offered to their mother Leto by Niobe, who claimed that her children were superior to Diana and Apollo.The composition relates to a drawing attributed to Francesco Salviati in the Ashmolean Museum (Oxford, inv. no. 682). According to Massari, the style and technique of this engraving, frequently attributed to Giulio Bonasone, has no relationship with any signed print of the artist and is closer to the engravings of Beatrizet, in particular his Death of Meleager (Bartsch XV.260.41). Cfr. Bartsch XV.42.13; Massari, Giulio Bonasone, no. 4; Cirillo Archer in TIB 1995, 2801.049.
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