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Grabados

FLORIMI Matteo

Messina

1600

1500,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1600
Lugar de impresión
Siena
Formato
455 X 370
Grabadores
FLORIMI Matteo

Descripción

Splendida veduta a volo d’uccello della città, edita a Siena nei primi anni del XVII secolo. In alto al centro, sotto il bordo superiore, è inciso il titolo: ' MESSINA. ' Lungo il margine inferiore troviamo una legenda numerica di 167 rimandi a luoghi e monumenti notabili, distribuita su quattordici colonne. Segue l’imprint editoriale ' Matteo florimi for. ' Opera priva di orientazione e scala grafica. Derivazione della pianta di Argaria-Lafreri si deve alla tipografia senese di Matteo Florimi, che ritrae la città esattamente come descritta nel modello del 1567. La legenda numerica consta sempre di 167 rimandi ed anche l’impianto decorativo, composto in prevalenza dalle navi fuori e nel porto, è molto simile. “La pianta prospettica di Gaspare Argaria costituisce la prima immagine complessiva della città. È anche la prima a riportare l’Arsenale Nuovo, costruito sul braccio di San Ranieri nel 1565 - Arcenal Novo fato L anno 1565. Il disegno è molto accurato e particolareggiato: oltre agli edifici restituiti in maniera molto realistica, si notano le numerose tipologie di imbarcazioni dell’epoca presenti nel porto e nello Stretto. Nella parte inferiore del foglio è presente una dettagliata legenda, con 167 richiami ai luoghi rappresentati nella pianta, come precisato nella dedicatoria: … ' mostrando di qu?[n]to più ho possuto per’ i numeri tutti i Castelli, Forti, Fonte, Strade, Piazze, Chiese, Conuenti, Monasteri, & altri lochi . La pianta è dedicata dall’autore al nobile siciliano Pietro de Luna e Salviati (1520-1575), primo Duca di Bivona, a cui il titolo, anche in virtù del suo propizio matrimonio con la figlia del viceré di Sicilia, Giovanni de Vega, era stato ' recentemente questo titolo da Carlo V” (cfr. ' Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, p. 2206). Matteo Florimi (Polistena 1540 circa – Siena 1613) fu editore e commerciante di libri e di stampe. Di origini calabresi, si stabilì a Siena nel 1581, con un negozio in Banchi. L’attività calcografica di Matteo Florimi fu più volte affiancata da veri e propri maestri incisori come Cornelis Galle, Arnoldo degli Arnoldi, Pietro de Iode, Jan Sadeler e artisti come Francesco Vanni, Ventura Salimbeni e Alessandro Casolani, con i quali lo stampatore ha collaborato per la preparazione di soggetti sacri. L’attività cartografica del Florimi produsse stampe di moltissime città e territori di tutto il mondo, che non furono mai disegnati per lui, ma furono manipolazioni di rilievi già esistenti, o di carte edite da altri stampatori. Nella seconda metà del XVI secolo la curiosità geografica e il desiderio di viaggiare, erano molto sentiti, e il Florimi fu lungimirante nel dedicarsi alla produzione di vedute di città a volo d’uccello il più possibile fedeli, destinate a mostrare luoghi mai visti difficilmente visitabili. ' Il Florimi si inserì perfettamente in questo filone di mercato e contribuì al perfezionamento della nuova “ondata” di rappresentazioni cartografi che copiando alcune stampe di Antonio Lafreri, Claude Duchet, Abraham Ortelius e venendo a sua volta contraffatto. Per quanto riguarda il lavoro di incisione delle carte, nel 1600, Matteo Florimi chiamò a lavorare presso la sua bottega l’incisore fiammingo Arnoldo degli Arnoldi con la promessa di un maggior compenso rispetto a quello che gli elargiva Giovanni Antonio Magini, presso cui l’artista operava. Quest’offerta del Florimi scatenò le ire del Magini che, pur senza farne il nome, lo chiama “invidioso contraffattore” per avergli sottratto un così abile cartografo. La collaborazione tra il Florimi e l’Arnoldi durò solo due anni (1600-1602), ma fu abbastanza produttiva: insieme stamparono lo ' Stato di Siena, ' la ' Choronografia Tusciae, ' la Nuova descrittione della Lombardia, l’Europa, l’America ' e la ' Descrittione Universale della Terra. Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva, con margini, in eccellente stato d. Splendid bird's eye view of the city, published in Siena in the early seventeenth century. At the top center, under the upper edge, the title is engraved: MESSINA. Along the lower margin we find a numerical legend of 167 references to notable places and monuments, distributed over fourteen columns. The editorial imprint follows Matteo florimi for. Derivation of the map of Argaria and Lafreri is due to the Sienese typography of Matteo Florimi, who portrays the city exactly as described in the 1567 model. The numerical legend always consists of 167 references and also the decorative layout, composed mainly of ships outside and in port, it is very similar. “The map by Gaspare Argaria constitutes the first overall image of the city. It is also the first to show the Arsenale Nuovo, built on the arm of San Ranieri in 1565 - Arcenal Novo fato L year 1565. The design is very accurate and detailed: in addition to the buildings rendered in a very realistic way, we note the numerous types of boats of the time present in the port and in the Strait. In the lower part of the sheet there is a detailed legend, with 167 references to the places represented in the plan, as specified in the dedication: mostrando di qu?[n]to più ho possuto per’ i numeri tutti i Castelli, Forti, Fonte, Strade, Piazze, Chiese, Conuenti, Monasteri, & altri lochi . The map is dedicated by the author to the Sicilian nobleman Pietro de Luna e Salviati (1520-1575), first Duke of Bivona, to whom the title, also by virtue of his propitious marriage with the daughter of the viceroy of Sicily, Giovanni de Vega, had recently been given this title by Charles V” (cf. Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, p. 2206). Etching and engraving, printed on contemporary laid paper, with margins, in excellent condition. Matteo Florimi (Polistena c. 1540 - Siena 1613) was a publisher and merchant of books and prints. Of Calabrian origin, he settled in Siena in 1581, with a store “in Banchi”. Matteo Florimi's chalcographic activity was several times joined by master engravers such as Cornelis Galle, Arnoldo Arnoldi, Pieter de Iode, Jan Sadeler and artists such as Francesco Vanni, Ventura Salimbeni and Alessandro Casolani, with whom the printer collaborated in the preparation of religious subjects. Florimi's cartographic activity produced prints of many cities and territories around the world, which were never drawn for him, but were manipulations of already existing reliefs, or of maps published by other printers. In the second half of the sixteenth century, Florimi was far-sighted in devoting himself to the production of bird's-eye views of cities as faithfully as possible. ' Florimi copied some maps by Antonio Lafreri, Claude Duchet, Abraham Ortelius. As far as map engraving work was concerned, in 1600, Matteo Florimi called the Flemish engraver Arnoldo degli Arnoldi to work in his workshop with the promise of greater compensation than that bestowed upon him by Giovanni Antonio Magini, with whom the artist was working. This offer by Florimi triggered the wrath of Magini, who, though not naming him, called him an "envious counterfeiter" for stealing such a skilled cartographer from him. The collaboration between Florimi and Arnoldi lasted only two years (1600-1602), but it was quite productive: together they printed the Stato di Siena, ' la ' Choronografia Tusciae, ' la Nuova descrittione della Lombardia, l’Europa, l’America ' and the ' Descrittione Universale della Terra. Bibliografia Bifolco-Ronca, ' Cartografia e topografia italiana del XVI secolo ' (2018): p. 2215, tav. 1132; Ganado (1994): p. 214, n. 75; Shirley (2004): III, n. 38; ' Elisa Boffa, ' Un tipografo calabrese a Siena: Matteo Florimi, in “Accademia dei Rozzi” (2013): II, n. 13; H.A.M. van der Heijden, ' Matteo Florimi (+1613) – Landkarten und Stadtplanverleger in Siena, in “Florilegium Cartographicum”, Lipsia (1993): n. 29. Cfr.
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