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Grabados

ANGELI, ANTONIO - PIEMONTESI, ANTONIO.

Pianta della città e Porto di Livorno fatta sotto gli Auspici di S. A. R. Ferdinando III Principe R. D'Ungh. e di Boemia Arciduca d'Aust. Gran Duca di Toscana &c &c &c.

1900,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico

(Rosignano Solvay, Italia)
Cerrado hasta 6 de septiembre de 2025.

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Detalles

Grabadores
ANGELI, ANTONIO - PIEMONTESI, ANTONIO.
Materia
Vedutistica italiana - (Toscana, Livorno)

Descripción

1793 circa. Primo stato. Titolo in alto, manoscritto, entro cartiglio dispiegato, che si estende da sinistra a destra con al centro il bellissimo stemma lorenese; rosa dei venti in alto, sulla destra del foglio. Al margine inferiore, entro cartiglio dispiegato, dedica di Antonio Piemontesi "Dedicata Ill.mi Sig.ii Consoli e Negozianti residenti nella suddetta Piazza", con vignetta al centro, splendidamente colorata e rappresentante il faro e l'isola di Gorgona sullo sfondo; sotto, sulla sinistra, "Ant. Piemontesi detto Baseggio di Vienna disegnò" (non riportata la dicitura: "R. Spadaccini contornò la pianta e Gius. Angeli incise"). Incisione in rame all'acquaforte, coloritura d'epoca, cm 50 x 68 circa (il foglio). La pianta riunisce due tipi di raffigurazione, la grande planimetria al centro e la veduta ai lati ( dieci sono le vedute laterali): ciò contribuisce all'idea e all'immagine di una città in evoluzione. Le dieci vedute in due colonne che la corredano sono una rappresentazione della città allo stato attuale (Veduta di Livorno, Palazzo della Comunità, Porta S. Marco, Lazzeretto S. Rocco, Veduta della Piazza D'Arme, Veduta di Livorno nell'Anno 1427, la R. Dogana, Bocca della Darsena, Torre del Marzocco, Veduta della Darsena); solo la prima veduta in alto a destra (Veduta di Livorno nell'anno 1421) vi si contrappone per essere una veduta della città risalente all'anno ivi riportato. La città nel suo complesso è descritta da una legenda di 32 toponimi sulla sinistra della pianta. Come consuetudine nella cartografia livornese, viene messo in evidenza il ruolo di città marittima e portuale, a scapito della griglia stradale che appare invece fuori scala. Inoltre risulta molto dettagliata l’immagine delle fortificazioni grazie all’accurata descrizione di bastioni e rivellini spesso accompagnati da filari alberati. In alcuni esemplari di primi stati mancano del tutto o sono manoscritti i titoli delle vedute e le firme; nella nostra stampa il titolo dedicatario in alto al centro e i titoli delle vedute laterali sono tutti manoscritti (ad eccezioni di un paio di titoli delle vedute). Molto rara. Esemplare rifilato in prossimità della seconda filettatura esterna di riquadro, con scomparsa della battuta della lastra; alcune cadute di colore nelle vedute laterali in corrispondenza del cielo. Peraltro trattasi di foglio in bellissima coloritura coeva in buono stato di conservazione. (Bibliografia: Piero Frati, "Livorno nelle antiche stampe" p. 108, scheda 164; De Seta, "L’immagine delle città italiane dal XV al XIX secolo" p. 148, scheda 36).
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