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Grabados

BLAEU Willem Janszoon

Stato della Chiesa con la Toscana

1640

500,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1640
Lugar de impresión
Amsterdam
Formato
500 X 385
Grabadores
BLAEU Willem Janszoon

Descripción

Carta geografica dell'Italia centrale tratta dall'edizione latina del ' Theatrum Orbis Terrarum, sive Atlas Novus ' di Willelm e Johannes Blaeu. ' Secondo stato della carta dello Stato della Chiesa di Willelm J. & Johannes Blaeu, con la rosa dei venti in alto a destra aggiunta. “Graduata ai margini di 2' in 2', ma soltanto nel senso della latitudine (da 41° 16' a 45°). Orientata con la rosa dei venti. Presenta la scala in miglia italiche disegnata verticalmente in una colonna-cartiglio, contenente anche il nome dell'Autore (inciso alla base) e sormontata da due putti alati sorreggenti una lunga asta con stendardo papalino. In un secondo stato della carta, all'angolo in alto a destra compare un'altra rosa dei venti; vengono aggiunti quattro velieri due in basso a sinistra, due in alto a destra. In ' una seconda raffigurazione ornamentale, diretta certamente ad onorare il pontefice qui affiancato dalle figure dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, è il titolo della carta. Di evidente derivazione maginiana porta ' i confini delle partizioni interne, Granducato di Toscana compreso, ma non manca di raffigurare parte del confinante Regno di Napoli e lo Stato di Lucca. È carta assai pregevole per l'accurata rappresenta- zione dell'idrografia e dei centri abitati (la cui diversa importanza si evidenzia attraverso i caratteri tipografici e i rispettivi segni convenzionali per sedi arcivescovili, vescovili ecc.) e di altri particolari elementi geografici (dalle isole dell'arcipelago toscano, ad es., all'area Nursino, per la quale sono riportati il Lago di Pilato - detto Lago di Norcia, il M. Vittore e la Grotta della Sibilla), così da far perdonare alcune storpiature toponimiche. Oggetto di raffigurazione sono anche i ponti (quattro sull'Arno e otto per la Chiana, uno sul fiume Nera in corrispondenza della città di Terni) e alcune aree boscose, come quella a nord della conca ternana tra Strettura e Acquasparta, disegnate con alberelli stilizzati” (cfr. "Le antiche terre del Ducato di Spoleto", p. 64). Willem Janszoon Blaeu, avviò nel 1599 la sua attività di costruttore di globi e strumenti astronomici ad Amsterdam. Nel 1630, dopo aver comprato alcune lastre dell’atlante del Mercator da Jodocus Hondius II, fu in grado di pubblicare un volume di 60 mappe con il titolo di ' Atlantis Appendix. Cinque anni dopo, pubblicò i primi due volumi del suo atlante ' Atlas Novus ' o ' Theatrum Orbis Terrarum, ' in sei libri. Dopo la sua morte, Joan (Johannes) continuò l’opera paterna, completando l’intera serie di sei volume dell’Atlas Novus ' intorno al 1655. Fu inoltre autore di un ' Atlas Maior sive Cosmographia Blaviana, in 12 volumi pubblicati nel 1662 -72, dei quali uno dedicato all'Italia. La carta compare per la prima volta nel ' Novus Atlas ' stampato da W. J. Blaeu nel 1634 (cfr. Koeman, ' Atlas Neerlandici, pp. 88-89, Bl 4). Incisione in rame, coloritura coeva, in buono stato di conservazione. Map of Tuscany and central Italy with Rome. Willem Janszoon Blaeu, started in 1599 his business as a builder of globes and astronomical instruments in Amsterdam. In 1630, after buying some plates of the Mercator atlas from Jodocus Hondius II, he was able to publish a volume of 60 maps under the title ' Atlantis Appendix. Five years later, he published the first two volumes of his atlas ' Atlas Novus ' or ' Theatrum Orbis Terrarum, in six books. After his death, Joan (Johannes) continued his father's work, completing the entire six-volume ' Atlas Novus ' series around 1655. He was also the author of an ' Atlas Maior sive Cosmographia Blaviana, in 12 volumes published in 1662 -72, one of which was devoted to Italy. For the maps of Italy both Willem Janszoon first, and then Johannes Blaeu, were based on the work of Giovanni Antonio Magini, published in ' L'Italia a cura di Fabio Magini, printed posthumously in Bologna in 1620. Copperplate, in very good conditions. Cfr. F. Ronca e A. Sorbini (a cura di) "Le antiche terre del Ducato di Spoleto", p. 64, 18.
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