Livres anciens et modernes

Regale Dispaccio Di Ferdinando Iv Di Borbone 1788

indirizzato al Marchese Cito Presidente della Camera della Vicaria, riguardante la giurisdizione della Camera della Vicaria e non il Foro Militare e l’Udienza Generale nella causa tra il Marchese di Lucito e il Tenente graduato D. Niccola La Monica in merito alla fabbrica di un Casino nella Regale Villa di Portici.

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Regale Dispaccio Di Ferdinando Iv Di Borbone 1785

indirizzato al Consigliere Vollero, riguardante il ricorso presentato da Paolo de Ferdinando contro il suo creditore Giovanni Battista Forte, con la richiesta di una dilazione dei pagamenti come ottenuta già da altri creditori.

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Regale Dispaccio Di Ferdinando Iv Di Borbone 1785

indirizzato a Don Nicola Vivenzio [già giudice della Gran Corte della Vicaria e presidente della Camera della Sommaria], riguardante la giurisdizione del Tribunale di Ammiragliato e Consolato in merito alla causa per debiti in commercio mercantile tra Francesco Palma e il negoziante Giovanni Sola, secondo il parere della Real Camera di Santa Chiara.

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Regale Dispaccio Di Ferdinando Iv Di Borbone 1781

indirizzato al Marchese Cito [Presidente della Camera della Vicaria], riguardante il mantenimento di Rachele d’Agate, la quale si trova in condizioni di non potersi mantenere a proprie spese. Ella, dopo che il marito dissipata la dote si è ridotto alla mendicità, ha trovato sostegno solo per gli alimenti nel fratello. Pertanto si raccomanda la prestazione degli alimenti nel Conservatorio per evitare che la stessa sia costretta in Monastero a proprie spese.

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Regale Dispaccio Di Ferdinando Iv Di Borbone 1772

indirizzato al Marchese Presidente Cito [Presidente della Camera della Vicaria], riguardante le pretensioni dei Religiosi secolarizzati sui beni ai quali rinunciarono ai tempi dell’esercizio della professione. E’ stabilito che resta valida la rinunzia della proprietà e ad essi spettino gli alimenti secondo “la quantità del patrimonio, il numero de’ figli e la qualità e condizione della persona” (!)

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Regale Dispaccio Di Ferdinando Iv Di Borbone 1787

indirizzato al Cardinale Arcivescovo di Napoli [Giuseppe Maria Capece Zurlo], riguardante la solita annua limosina di 3000 ducati di Sua Maestà in occasione del Santo Natale. E’ stabilito che la distribuzione del sussidio, affidata a Giuseppe Porta, si faccia ai concessionari “gratis” da parte dei Parrochi.

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Regale Dispaccio Di Ferdinando Iv Di Borbone 1789

indirizzato al Marchese Cavalcanti Delegato e ai Governatori degli Incurabili, riguardante il reintegro di Giacinto Pulpo nell’ufficio di Credenziere della Real Casa degl’Incurabili, incarico dal quale era stato rimosso per violenza.

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Regale Dispaccio Di Ferdinando Iv Di Borbone 1783

indirizzato al Marchese Cavalcanti Delegato e ai Governatori degli Incurabili, riguardante il reintegro di Giacinto Pulpo nell’ufficio di Credenziere della Real Casa degl’Incurabili e il pagamento delle sue spettanze a partire dal giorno della sua rimozione.

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Regale Dispaccio Di Ferdinando Iv Di Borbone 1785

indirizzato a Giacinto Dragonetti [giurista abruzzese, fu componente della Regal Camera di S. Chiara e Presidente della Gran Corte della Vicaria, ma nella rivoluzione del 1799 attivo giacobino, fu costretto all’esilio in Francia]. Il documento riporta la volontà reale di concedere la grazia in occasione della Pasqua a tredici rei Soggetti alla Gran Corte, a seguito della domanda dell’Avvocato dei Poveri dell’Ammiragliato.

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Regale Dispaccio Di Ferdinando Iv Di Borbone 1782

indirizzato al Marchese Cito [Presidente della Camera della Vicaria], riguardante il divieto di acquistare pollame a chiunque non sia matricolato dell’Arte dei Pollieri; risoluzione presa a seguito della relazione del passato Prefetto dell’Annona Regio Consigliere don Giuseppe Crisconio.

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Regale Dispaccio Di Ferdinando Iv Di Borbone 1782

indirizzato al Marchese Cavalcanti, riguardante l’esposto del Preside di Matera in merito all’abbaglio di calcolo fatto da quella Università per le spese erogate dal Regal Erario per lo sterminio dei Bruchi.

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Regale Dispaccio Di Ferdinando Iv Di Borbone 1784

indirizzato a don Pietro Napoli Signorelli per la sua nomina alla carica di Segretario della Reale Accademia delle Scienze e delle Lettere. Il saggista napoletano, vissuto un ventennio a Madrid, pubblicò tra il 1777 e il 1784 la “Storia dei teatri antichi e moderni” e “Vicende della coltura nelle Due Sicilie”, fu un convinto ammiratore della monarchia riformatrice e illuminata dei Borbone, ma avendo ricoperto cariche pubbliche durante la Rivoluzione del 1799 fu esiliato.