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“Motuproprio”. Sua Maestà la Regina Reggente essendo stata informata che per l'uniformità del tempo assegnato ai pagamenti da farsi dai Camarlinghi Comunitativi al Monte Comune per la semplice, e doppia Tassa di Redenzione, come altresì pel dissesto che nasce nell'Amministrazione dei Camarlenghi della Comunità di Livorno, non può aver luogo ulteriormente nella detta Comunità. Firmato in calce: MARIA LUISA. V. Corsi Salviati. L. Zucchetti.

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“Motuproprio”. Sua Altezza Reale persuasa, che i luoghi di Monte del Granducato formano uno dei più preziosi assegnamenti dei luoghi Pii, e di ogni pubblica Azienda, tanto a riguardo della sicurezza di tali Crediti, che per la semplicità di Amministrazione. Essendo stata informata, che Amministratori con la veduta di un tenue aumento di frutto, hanno alienato delle partite di detti luoghi di Monte, per convertirli in altri Capitali più rischiosi, Vuole che sia ordinato a tutti gli Amministratori di luoghi Pii, e di pubbliche Amministrazioni, non esclusa la Religione di Santo Stefano, di non procedere alla vendita dei luoghi di Monte. Firmato in calce: FERDINANDO. V. Antonio Serristori. Ernesto di Gilkens.

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“Motuproprio”. L'Illustrissimo Sig. Presidente delle Vettovaglie della Comunità di Firenze e suo Distretto Autorizzato con Biglietto della Real Segreteria di Stato, e Finanze, fa noto al Pubblico, ed a tutte quelle Persone che attendono dentro il suo Distretto alla negoziazione di Grani e Biade, Farine ecc. a denunziarsi, e darsi in Nota nel termine di giorni 15 a S.S.I., con indicare precisamente i Magazzini, e Luoghi ove esercita il rispettivo Traffico di Tali Generi frumentari.Firmato in calce: Marco Giunti Primo Aiuto.

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“Notificazione”. S.A.R. Ferdinando III. Principe di Ungheria, e di Boemia, Arciduca d'Austria, Decimo Gran-Duca di Toscana. S.A.R. Informata dei pregiudizi che risentono la Sacra Religione di D. Stefano, non meno che le altre pubbliche Aziende per l'Alienazioni, che si fanno dai Conduttori dei Beni di Loro diretto dominio senza riportare l'Assenso di Esse, dichiara, doversi impetrare un tale Assenso in ciascheduna alienazione.Firmato in calce: FERDINANDO. V. Antonio Serristori. Ernesto de Gilkens.

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“Notificazione”. S.A.R. Ferdinando III. Principe Reale di Ungheria, e di Boemia, Arciduca d'Austria, Decimo Gran-Duca di Toscana. In esecuzione del Rescritto de' 16 Marzo 1792, fanno pubblicamente noto, come all'affetto di liberare l'Amministrazione dei Patrimoni Ecclesiastici di Toscana dal carico di tenere scrittura di alcune tenuissime prestazioni, è venuta nella determinazione di comandare, che sieno invitati tutti i Debitori di dette prestazioni. Firmato in calce: Giulio Porrini, Cancelliere.

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“Motuproprio”. Sua Altezza Reale. Informata degli Affari, che riguardano il Dipartimento Esecutivo aggregato al Tribunale dei Pupilli con l'Editto del dì 4 Agosto 1782, e delle molte Cause tanto ordinarie, che esecutive Ordina e vuole. Firmato in calce: FERDINANDO. V. Antonio Serristori. Ernesto di Gilkens.

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“Notificazione”. S.A.R. Ferdinando III. Principe Reale d'Ungheria, e di Boemia, Arciduca d'Austria, Decimo Gran-Duca di Toscana. All'oggetto di allontanare ogni sospetto di frode, e di provvedere con la opportune cautele al transito del Grano Forestiero per il Territorio Riunito, S.A.R. Vuole, e Comanda, che ciascheduna Persona, la quale vorrà introdurre nel Territorio Riunito Grano, o altre Vettovaglie Forestiere con la facoltà di poterle estrarre, debba, in aggiunta degli Ordini veglianti, far bollare alla Dogana del Confine con Bollo di piombo, ciascun Sacco di detti Generei. Firmato in calce: Giulio Porrini, Cancelliere.

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“Notificazione”. S.A.R. Ferdinando III. Principe Raele d'Ungheria, e di Boemia, Arciduca d'Austria, Decimo Gand-Duca di Toscana. Per sempre più assicurare lo scuoprimento, e la punizione dei Trasgressori alle veglianti Leggi Annonarie. Ordina che contro chiunque trasgredità in avvenire ad alcuna delle disposizioni, e precisamente nella Legge del dì 9., e nel Motuproprio de' 18 Ottobre, 1792, possa procedersi; nè dovrà considerarsi prescritte la trasgressione, se dopo il termine di Anni cinque dal giorno nel quale si proverà essere stata commessa. Firmato in calce: Giulio Porrini, Cancelliere.

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“Motuproprio”. Sua Altezza Reale. Ordina che dal giorno della pubblicazione del presente Motuproprio tutte le Cause che s'introdurranno per dipendenza dei proventi del Sigillo, ed aumento delle Carni, e della Tassa di Macine. Firmato in calce: FERDINANDO. V. Antonio Serristori. Neri Corsini.

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“Notificazione”. Ferdinando III. Principe Reale di Ungheria e di Boemia, Arciduca d'Austria, Decimo Grand-Duca di Toscana. Non permettendo le circostanze attuali della mia salute, che io intervenga alle Feste, ed Omaggi propri della Vigilia, e del Giorno consacrato a S. Giovanni Battista, Protettore di questaCittà di Firenze, e bramando di trovarmi riunito ai Miei amatissimi Popoli, hò destinato le Funzioni, al dì cinque del futuro Mese di Luglio. Senza che però sia fatta alcuna innovazione rispetto alla Corsa del Palio di S. Pietro. Firmato in calce: FERDINANDO. V. Antonio Serristorio. Ernesto di Gilkens. Giulio Porrini Cancelliere.

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“Notificazione”. L'Illustrissimo Sig. Presidente delle Vettovaglie della Città di Firenze, e suo Distretto fa pubblicamente noto. Resta assegnato tempo, e termine di giorni tre a tutti i Mercanti di Grani, Biade, ecc. di questa Città di Firenze che avessero incaparrati simili Generi a presentare in Contratti, con indicare in essa: il nome del Venditore, la quantità delle Staja, ed il Prezzo. Firmato in calce: Marco Giunti, Primo Aiuto.

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“Notificazione” S.A.R. Ferdinando III. Principe Reale di Ungheria, e di Boemia, Arciduca d'Austria X. Granduca di Toscana. In avvenire dentro i gradi prescritti dalla Legge, le Persone autorizzate possino indurre Fideocommisso anche sopra Luoghi di Monte da acquistarsi dopo larespettiva loro morte col ritratto di Mobili, Argenti, Gioje, e Crediti, che si trovassero nella loro Eredità. Firmato in calce: Giulio Porrini, Cancelliere.