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Autographs

CHIURAZZI Raffaele –

Lettera autografa firmata, indirizzata al giornalista Achille Macchia. Non datata (1929).

150.00 €

COLONNESE Studio Bibliografico di Vladimiro Colonnese

(Napoli, Italy)

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Author
CHIURAZZI Raffaele –
Keyword
Poesia-Napoli-Raffaele Chiurazzi-Autografo

Description

Bifolio (mm 122×173), manoscritto con inchiostro marrone, 32 righi, oltre la firma. È presente anche la busta di invio. Il noto poeta e drammaturgo napoletano, ringrazia M. per la recensione ad un suo volume di versi. Non mancano citazioni ad alcune sue poesie. Molto rara. «Mio carissimo Macchia, Vi ringrazio del bellissimo articolo per il mio volume di versi. […] Vi sono assai grato di aver notato con particolare delicatezza il gruppetto delle poesie sotto il titolo “Mamma”. Che furono scritte per mia madre che non conosco! E vi ringrazio ancora di aver citato “Bionda” alla quale tengo assai […]». Raffaele Chiurazzi [Napoli 1875 – ivi 1957). Poeta. Tra i più rappresentativi autori teatrali della Napoli della prima metà del Novecento. Nel 1905 vide la sua prima poesia stampata sul giornale che riportava firme di illustri poeti del tempo quali Salvatore Di Giacomo e Libero Bovio, dedicata alla campana della chiesa di S. Vincenzo alla Sanità. Autore di sceneggiate come “Zappatore”, tratta dalla canzone di Bovio e Albano rappresentata nel 1929 dalle più popolari compagnie teatrali del tempo e “O cumitato” rappresentata al Mercadante. Il suo ingegno suscitò l’interesse di Salvatore di Giacomo che volle conoscerlo personalmente. Fu assiduo collaboratore de Il Roma della domenica e di diversi giornali e riviste. Ha scritto -oltre molte commedie e drammi- lavori in collaborazione con Aniello Costagliola, Alfonso Mangione, Luca Postiglione -del quale fu amico intimo- ? Ettore De Mura. Achille Macchia [1885-1958]. Giornalista, direttore editoriale e collaboratore di parecchie testate napoletane, tra le quali: Don Marzio, Don Chisciotte, La Tavola Rotonda, Contropelo, Il Mezzogiorno ecc. Salace umorista e attento osservatore dei costumi letterari del suo tempo. Attraverso una collana, da lui diretta, della allora attiva casa editrice Bideri, contribuì notevolmente a far conoscere, nell’area meridionale, autori affermati, di passaggio per Napoli: Anatole France, Flaubert, Daudet, Wilde.
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