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Morton White,LA RIVOLTA CONTRO IL FORMALISMO,1956 Mulino[filosofia,pragmatismo
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Details
Description
Morton White,
LA RIVOLTA CONTRO IL FORMALISMO.
Società Editrice il Mulino, Bologna 1956,
prima edizione,
brossura, 22x14,5 cm., pp.376,
titolo originale: Social Thought in America:
The Revolt Against Formalism-The Viking Press, N.Y., 1952,
traduzione di Alfonso Prandi,
collana SAGGI n.8,
peso: g.450
CONDIZIONI DEL LIBRO: buone,
imperfezioni alla copertina,
strappo senza mancanze al dorso,
poche fioriture,
quasi completamente intonso (fogli chiusi)
dalle note di copertina
Morton White è uno dei più rappresentativi
pensatori della nuova generazione americana: in
questo volume egli ricostruisce ed analizza il
clima filosofico e la cultura che furono propri
dell'America alla fine del secolo scorso e nei
primi decenni di questo. Al centro del quadro
stanno le grandi figure di Dewey, Veblen, Holmes,
Beard e Robinson, i protagonisti principali della
rivolta contro il formalismo. Al di là degli
steccati delle loro specializzazioni, questi uomini,
un pedagogista filosofo, un sociologo, un giudice,
un economista, uno storico, contribuirono insieme
a caratterizzare in senso progressivo e radicale il
pensiero e gli ideali americani. Il particolare
significato che il termine liberal ha in America,
è dovuto, in gran parte, all'efficacia della loro
azione. Di essi si può ben dire che furono i
" philosophes ” di quella cultura che avrebbe
trovato nel New Deal la sua grande esperienza
dirigente.
Ma, ci avverte Morton White, la loro
influenza sulla società americana è ormai da tempo
conclusa: proprio perchè la loro azione si colloca
in una prospettiva storica, un’indagine su di loro,
sulla loro formazione e sul loro itinerario parti-
colare, acquista un significato culturale nuovo.
Non si tratta più di difendere o di combattere
la filosofia dell’ “ americanismo ” come si difende
o si combatte una scuola, ma di intenderne il
genuino significato storico. L’opera di Morton
White, proprio perchè in fondo è un esame di
coscienza di un intellettuale americano postosi di
fronte alla tradizione del suo paese, ha un valore
esemplare anche per il lettore italiano che, attra-
verso di essa, potrà sostituire ad un generico
e spesso interessato cliché, un’immagine assai più
ricca e articolata della cultura americana in una
sua importante fase storica.
INDICE
Presentazione..........................................................Pag. IX
Prefazione.............................................................» 3
Prefazione alla seconda edizione del 1956.....................» 4
I. Introduzione....................................................» 9
II. La rivolta contro il formalismo.................................» 19
III. L’ambiente americano........................................» 51
IV. La nuova storiografia e la nuova etica....................» 71
V. La via del diritto..........................................» 86
VI. Il moralista senza morale.....................................» 107
VII. Educazione progressiva e diritto progressivo . » 130
VIII. Gli alti ideali e la dura realtà................................» 146
IX. L’intelligenza creativa......................................... 174
X. La filosofia, la politica e l'economia tedesca ...» 199
XI. L'intelligenza distruttiva......................................» 218
XII. Il dopoguerra...................................................» 244
XIII. È l’etica una scienza empirica?..................................» 274
XIV. Può essere obiettiva la storia?.................................» 296
XV. Sì e no.........................................................317
Appendice - Il peccato originale, la legge naturale e la
politica: un epilogo per il 1956 .... » 330