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Giusti,ARTE CONTEMPORANEA NEL MONDO,1980[Barrasso,D'Aquen,Sancricca,poesia
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Details
Description
a cura di Paolo Olindo Giusti,
ARTE CONTEMPORANEA NEL MONDO.
Editore Giuseppe Bersani, Gambettola (FO) 1980,
seconda edizione,
rilegatura in cartoncino rigido e tela blu,
sovraccoperta illustrata, 25x18 cm., pp.182,
numerosissime illustrazioni in nero e a colori,
peso: g.650
CONDIZIONI DEL LIBRO: ottime,
abrasione alla IV della sovraccoperta
dalla PREMESSA
Le ragioni che hanno determinato l’incontro dei poeti e pittori in queste
pagine, non vanno ricercate solo in un sincero sentimento di reciproca
stima che li unisce, - anche se il loro operare è diverso e multiforme - ma,
soprattutto, sono quelle d’unire alle Arti della parola l’Arte dell'immagine
e del colore fra le varie e generiche suddivisioni e discriminazioni di gu-
sto della nuova civiltà artistica, in un problema di scelta che deve essere,
soprattutto, morale.
Questo sembra abbiano capito i poeti e pittori inclusi, i quali, pur non
determinando un nuovo orientamento e pur non iniziando un nuovo linguag-
gio - che sarebbe pretendere troppo da Artisti, sia pure di alto valore, in
un’epoca confusa come la nostra, divisa da tanti orientamenti e dilaniata
da tanti, per lo più incomprensibili, linguaggi - hanno fatto con decisione
e sicurezza la loro scelta, risolvendo, intanto, uno dei problemi più urgenti
per un artista: quello della libertà della parola, quello della libertà espres-
siva.
La libertà intesa come coscenza di ciò che si fa e di ciò che si vuole
raggiungere, non arbitrio dei mezzi d’espressione come avviene per tanti
giovani artisti i quali, passando da un'avventura all’altra, da un tentativo
all’altro, riducono l’Arte ad uno sconvolto e arido terreno sperimentale.
Paolo Olindo Giusti
dalla PRESENTAZIONE
Paolo Olindo Giusti appartiene a quella categoria di uomini di buona
volontà che amano il «rischio» della «verità». Non è questo un appunto
ma un riconoscimento del suo coraggio.
Quando un’idea, un movimento «afferma» l’indipendenza dell’uomo dalla
Legge e l’Arte dalla società, quando una crisi del costume o del pensiero
mette in gioco i valori essenziali dell’uomo, egli si rivela cittadino del suo
tempo e porta alla soluzione del problema uno studio attento, personale
che trova la sua espressione più viva nella forma della saggistica e della
critica.
In Italia, se non erriamo, tutti i suoi scritti sono stati pubblicati con
ampio consenso di critica e di lettori. Nel 1948 è Redattore Capo per Bre-
scia, Verona, Cremona e Bergamo del quindicinale «Risveglio Nazionale»
di Roma. Dopo una lunga parentesi all’estero per studi sociologici e uma-
nistici, Francia, Belgio, Danimarca, Olanda, Germania, Africa Occidentale
e Equatoriale, nel Medio e Estremo Oriente (dall’Indocina ricordiamo il suo
impressionante servizio» - «La grande fuga da Dien-Bien-Fu» - pubblicato
nel 1951 dal Settimanale «Il Tempo Illustrato»), rientra nella sua «amata
terra ligure» e, nel 1971, l’Editrice Letteraria «Arpa» di Milano, pubblica
il suo «Libro Primo» - «IL VIANDANTE», dove il problema «dell’uomo avve-
nire» è stato portato alla conoscenza del grande pubblico, in tutta la sua
forza. E dopo, nel 1972, fu «La Stampa Nuova» - Scafati di Napoli, - che
ne assunse l’eredità editoriale pubblicando «Azione e contemplazione» e
«La violenza della Libertà».
Questa fertilità di opere è la testimonianza dell’urgenza di esprimersi,
del bisogno di comunicare ed anche della felicità di scrivere che caratte-
rizza Paolo Olindo Giusti, che, forse perchè «allievo del dolore», porta nel-
la vastità tematica e nelle tesi una forza di convincimento senza residui
di dubbio o di transazione.
Forse non è bello mettere in mostra tante nostre piaghe, ma è pur sem-
pre un atto di fede, di verità e di coraggio e forse l’unico mezzo di poter-
le sanare. Diamo a Paolo Olindo Giusti atto di tale benemerenza ed ac-
compagnamolo con la nostra grande stima e fraterna amicizia.
Paolo Olindo Giusti è inoltre un brillante critico d’arte e letterario. Non
meglio possiamo presentare questa Seconda Edizione di «ARTE CONTEM-
PORANEA NEL MONDO», dal Giusti coordinata e curata, se non con le pa-
role che GINO SPINELLI dè Santelena - Direttore della Rassegna Interna-
zionale «Pensiero ed Arte» di Bari, scriveva di lui nel 1972: «La squisita
sensibilità di Paolo Olindo Giusti si manifesta attraverso la sua poliedrica
attività di scrittore, poeta, critico d'arte e letterario obbiettivo e sereno.
Egli non si confà al giudizio altrui, ma esamina, soppesa, confuta libera-
mente l’opera sottoposta al suo esame, esprime dosi serenamente e con-
scienziosamente. Per Giusti non esistono dubbi sulla serietà e sincerità
di un «artista». O ha i pregi per definirsi tale oppure non li ha. E in questo
caso è necessario radiarlo.
Come scrittore la sua vasta cultura lo colloca
ad un posto preminente in campo nazionale per la profonda conoscenza
della vita e di ogni altro ramo dello scibile umano. Quale poeta Giusti si
distingue per la preziosità e coloritura delle immagini, la coerenza stilisti-
ca e l’armonia, cose che permettono di creare liriche veramente penetran-
ti e profondamente umane. Fa parte di Giurie d’arte e letterarie interna-
zionali e collabora attivamente alla stampa italiana. Noi, che lo abbiamo
al nostro fianco, lo stimiamo per la sua serietà, dirittura morale e materia-
le e per la sincera amicizia che ci lega. Con la sua valida collaborazione
possiamo apportare serenamente il nostro contributo, nel campo artistico-
-letterario internazionale».
Prof. Dott. NELLO PUNZO
Portici (Napoli), Ottobre 1979.