



Newspapers
SCUOLE MATERNE. STUDI SCHEMI ED ESEMPI,Firenze, 1954[ARCHITETTURA
139.00 €
Modo Infoshop
(Bologna, Italy)
The correct shipping costs are calculated once the shipping address is entered during order creation. One or more delivery methods are available at the Seller's own discretion: Standard, Express, Economy, In-store pick-up.
Bookshop shipping conditions:
For items priced over €300, it is possible to request an instalment plan from Maremagnum. Payment can be made with Carta del Docente, Carta della cultura giovani e del merito, Public Administration.
Delivery time is estimated according to the shipping time of the bookshop and the courier. In case of customs detention, delivery delays may occur. Any customs duties are charged to the recipient.
For more infoPayment methods
- PayPal
- Credit card
- Bank transfer
-
-
Find out how to use
your Carta del Docente -
Find out how to use
your Carta della cultura giovani e del merito
Details
Description
Quaderni a cura del Centro Studi
Ministero della Pubblica Istruzione
SCUOLE MATERNE
STUDI SCHEMI ED ESEMPI
c.e. Enrico Ariani e Arte della Stampa, Firenze, 1954
Brossura, 31x 22 cm, pp.5- 109
Con illustrazioni a colori, grafici e tabelle
Peso: 430 g.
Cod. 6698
CONDIZIONI DEL LIBRO:
pagine leggermente ingiallite.
Copertina ingiallita e un po’ consumata ai bordi.
In complesso in buone condizioni.
Perché i bambini possano muoversi e svolgere libere attività di giuoco in un ambiente sereno e sicuro,
lontano il più possibile dai rumori del traffico, è necessario che l'edificio della scuola sia circondato da
un'ampia fascia di verde. E' necessario anche che una parte del giardino sia destinata all'osservazione
della natura, sia pure limitata a pochi essenziali fenomeni... Una volta riconosciuta l'importanza degli
spazi aperti per la Scuola materna, non è difficile ammettere che il valore pratico e il significato didattico
della vita all'aperto verrebbero diminuiti, se non fosse chiaramente stabilito il principio della «continuità
spaziale» tra interno e esterno dell'edificio scolastico... Nel caso più completo, che a buon diritto può essere
considerato il migliore, la gradualità del passaggio è così abilmente regolata dal progettista da presentarsi
alla vista come una vera e propria continuità spaziale, senza alcuna separazione tra spazi chiusi e spazi
aperti... La continuità spaziale presuppone nell'insegnante la decisa volontà di abbandonare l'insegnamento
al chiuso o di limitarlo al minimo indispensabile, riducendo così la necessità di edifici scolastici troppo ampi
e costosi. Correttamente intesa, la continuità spaziale consente di aprire ampie visuali dall'interno verso
l'esterno e dunque ridurre, senza danno per l'efficacia dell'insegnamento, le dimensioni delle sale; consente
di evitare i locali troppo ampi e rumorosi; consente di considerare la sala come una parte dello spazio
destinato all'insegnamento e non come l'intero di ciò che occorre alla scuola. Vista dall'esterno verso
l'interno, la continuità spaziale si presenta all'occhio del bambino come la più logica e naturale sequenza di
spazi, disposta in modo da invogliare chi sta fuori a entrar dentro, per isolarsi, stare tranquillo e mettersi
a lavorare.